Emissioni e calore prodotto: termoutilizzatore sotto la lente

La Loggia ha dato un incarico a Università di Brescia e il Politecnico di Milano per studiare l'impianto di A2A aggiornandone i dati
Il termoutilizzatore di Brescia © www.giornaledibrescia.it
Il termoutilizzatore di Brescia © www.giornaledibrescia.it
AA

Prima i dati aggiornati e scientifici; poi il dibattito e il confronto sugli scenari futuri. 

Sotto i riflettori c'è il termoutilizzatore della città: l'impianto - al centro delle polemiche politiche, specie dopo il via del nuovo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti nel capoluogo - sarà infatti studiato da due Università, la Statale di Brescia e il Politecnico di Milano

L'incarico, affidato loro dalla Loggia utilizzando circa 48mila euro dai fondi di riserva del bilancio, restituirà tra qualche mese dati aggiornati sia sulle emissioni sia sul potere calorifico (vale a dire sull'energia che il macchinario produce per la città). 

«Gli studi che oggi abbiamo sono ormai datati - ha spiegato l'assessore all'Ambiente, Gianluigi Fondra -. Questo approfondimento ci consentirà invece di avviare delle riflessioni puntuali e attendibili oltre che un dibattito ed un confronto serio sulle prospettive future dell'impianto».
 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia