Emergenza polmonite, Ats dà la caccia ad un nuovo batterio

Dopo oltre due settimane, restano pesanti incognite sulla causa dell’epidemia che sembra non arrestarsi
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Emergenza polmonite, dopo oltre due settimane restano pesanti incognite sulla causa dell’epidemia che tra l’altro sembra non arrestarsi in queste ore quando altre 14 persone sono state ricoverate.

Dopo che erano state individuate nelle torri di raffreddamento di tre aziende le probabili fondi della diffusione di legionella, la doccia gelata con gli approfondimenti della stessa Ats Brescia ha escluso almeno nel caso della cartiera di Montichiari la presenza del batterio. Gli esiti degli accertamenti per le altre due aziende sono attesi per domani.

Ma intanto spunta una nuova ipotesi: quella che oltre alla legionella, batterio riscontrato in 45 casi, l’epidemia sia generata anche da un altro germe, cui ora nei laboratori di viale Duca degli Abruzzi si dà la caccia.

Così, mentre tra i coinvolti e le associazioni ambientaliste si fa strada l’ipotesi di un comitato, autorità e cittadini chiedono chiarezza per una vicenda che dopo settimane ancora non offre certezze di sorta.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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