Elezioni regionali in Lombardia, 988.941 bresciani al voto domenica e lunedì
Dopo settimane di comizi, strette di mano, sorrisi e tour, oggi è il giorno della pagina bianca delle agende: 24 ore di silenzio elettorale prima della danza dei seggi.
Per i quattro candidati alla presidenza di Regione Lombardia (Attilio Fontana per il centrodestra, Pierfrancesco Majorino per centrosinistra e M5s, Mara Ghidorzi per Unione popolare e Letizia Moratti per il Terzo polo, citati seguendo l’ordine che comparirà sulla scheda elettorale) e per i 120 candidati bresciani iniziano le ore più difficili: quelle dell’attesa e della speranza. L’attesa di un verdetto che arriverà solo nella serata di lunedì (e che, forse, per quanto riguarda i conteggi esatti delle preferenze, si protrarrà fino a martedì) e la speranza che il ponte di San Faustino non incrementi un astensionismo coriaceo, come dimostrato nelle elezioni politiche di settembre.
Il voto in Lombardia e a Brescia
Ma se gli aspiranti consiglieri e governatori oggi sono fermi, ad accendersi è invece la macchina organizzativa di questa tornata elettorale lampo per designare il futuro governo della Lombardia. I quasi 8 milioni di elettori lombardi sono chiamati ad esprimere il loro voto domenica 12 febbraio dalle 7 alle 23 e lunedì 13 dalle 7 alle 15. Guardando alla platea bresciana, sono complessivamente 988.941 gli aventi diritto (488.148 uomini e 500.793 donne), di cui 147.264 solo nel capoluogo, sono invece 12.728 i diciottenni che per la prima volta apporranno croce e preferenza sulla scheda elettorale in occasione di questa tornata.
Per consentire a tutti di scegliere la squadra che andrà a governare la Lombardia per i prossimi cinque anni, in queste ore si stanno allestendo 1.171 sedi di seggio (203 in città), di cui undici ospedaliere. In ogni sezione dovranno esserci quattro cabine, una delle quali destinata agli elettori diversamente abili. Presidenti di seggio e scrutatori sono già stati ingaggiati: i primi dalla Corte d’Appello per un compenso di 150 euro, i secondi dalla Commissione elettorale comunale (remunerati con 120 euro).
Chi vive all'estero
E chi vive all’estero? Agli elettori che non si trovano in Italia, i Comuni hanno spedito entro il 18 gennaio una cartolina-avviso che riassume le modalità di svolgimento della consultazione elettorale, informandoli che l’esibizione del documento garantirà loro le agevolazioni di viaggio previste dalla normativa.
Per chi tornerà in Lombardia per votare, infatti, è prevista l’esenzione dal pedaggio autostradale (dalle 22 del quinto giorno precedente quello della consultazione e fino allo stesso orario del quinto giorno successivo), oltre a sconti tariffari su treni, la compagnia aerea Ita e alcune società di navigazione. In tutti i casi dovranno essere esibite le cartoline che sono state stampate direttamente dalla Zecca dello Stato. La possibilità di votare all’estero per corrispondenza non è invece prevista per le elezioni regionali.
I documenti
Per votare è necessario avere con sé la carta d’identità e la tessera elettorale: in caso di esaurimento degli spazi, furto o smarrimento (o di mancata ricezione) della tessera è possibile chiederne il duplicato, dopo aver compilato un modulo di richiesta. Proprio per questo tutti gli uffici comunali effettueranno aperture straordinarie (a Brescia il settore Servizi demografici sarà disponibile oggi dalle 8.15 alle 18, domani dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15) garantendo così il servizio, mentre ai seggi non è prevista la presenza di addetti comunali autorizzati al rilascio di tessere o di altri documenti.
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