El Abboubi al riesame «Non è un terrorista»

Entro la fine di questa settimana la decisione del Tribunale del riesame sulla richiesta di scarcerazione
El Abboubi: "non è un terrorista"
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È attesa entro la fine di questa settimana la decisione del Tribunale del riesame sulla richiesta di scarcerazione presentata dai legali di Anas El Abboubi, il ventunenne di orgini marocchine arrestato a Vobarno il 12 giugno con per addestramento con finalità di terrorismo.

Affiancato dagli avvocati Giovanni Brunelli e Nicola Mannatrizio, il giovane, dipinto dagli inquirenti come uno jihadista pronto a compiere attentati in città, ha reso alcune dicharazioni spontanee nell’udienza di ieri, davanti al collegio presieduto da Michele Mocciola. Tra gli elementi che hanno portato al suo arresto vi sono anche le visite a siti internet legati all’Islam ultraradicale. «El Abboubi ha spiegato che le consultazioni erano per interesse personale a scopo conoscitivo e religioso - ha spiegato Brunelli -. Non aveva intenzione di compiere atti di terrorismo o di trasmettere messaggi con finalità terroristiche».

I legali hanno chiesto che il ventenne sia scarcerato «perché non sussistono i gravi indizi di colpevolezza e il pericolo di una reiterazione del reato». «In subordine - ha proseguito Brunelli -, abbiamo presentato la richiesta della misura cautelare degli arresti domiciliari». In questo secondo caso, però, dato il tipo di reato, per i legali servirebbe il parere della Corte costituzionale.

Questioni procedurali a parte, la difesa degli avvocati verte sul fatto che «non si può parlare di addestramento al terrorismo», oltre al fatto che i sopralluoghi via internet a quelli che gli investigatori ritengono fossero i potenziali obiettivi dello jihadista, come la stazione dei treni, «sono stati fatti da un computer di un amico e non vi è prova che sia stato materialmente El Abboubi a farli».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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