Ecoballe nel termoutilizzatore: la Lega chiede chiarezza

Oggi alle 14, intanto, è prevista una seduta della Commissione ambiente del Comune di Brescia per fare chiarezza
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 Non si accontenta del comunicato stampa di A2A. Non crede che una sola persona possa aver fatto entrare rifiuti non trattati nel ciclo produttivo del termoutilizzatore. Vuole una commissione d’inchiesta per capire come 20mila tonnellate di ecoballe illegali siano finite nell’impianto di via Malta.
Il giorno dopo la notizia dell’inchiesta della Procura di Brescia per traffico illecito di rifiuti speciali non pericolosi provenienti dal Sud e smaltiti in diversi impianti del Nord Italia, inchiesta che vede tra gli indagati anche un dipendente di A2A e coinvolto anche l’impianto cittadino della multiutility, la Lega Nord organizza una conferenza stampa. I toni sono durissimi. «Non era mai accaduto nella storia di A2A e di Asm che la municipalizzata - ha detto il consigliere regionale Fabio Rolfi - finisse al centro di una vicenda di traffico illecito di rifiuti. Oltre ad avere ripercussioni sulla salute dei cittadini questa indagine allargherà ulteriormente le crepe già aperte nella fiducia su A2A. In un momento storico in cui alla cittadinanza sono chiesti sforzi, anche economici, per sostenere la raccolta differenziata dei rifiuti davvero la municipalizzata ce la fa sotto il naso?».
La Lega pretende chiarezza. «La Loggia, in particolare il sindaco che è solito minimizzare tutto, devono ottenere qualcosa di più del comunicato stampa dell’azienda. I cittadini - prosegue Rolfi - devono sapere con certezza cosa entra nel termoutilizzatore e cosa esce dal suo camino- prosegue Rolfi -: A2A deve avere un processo per verificare la rispondenza tra quanto conferito e quanto indicato nelle accompagnatorie. Non può essere che tutto dipenda davvero da una sola persona. Il sistema di verifica va aggiornato».
Sul termoutilizzatore oggi interverrà, alle 14 in Commissione ambiente, l’assessore Gianluigi Fondra, che ha chiesto di poter relazionare su quanto accaduto nell’impianto di via Malta. 

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