Ecco perché dobbiamo aumentare il prezzo su carta
L’informazione - quella originale, libera, verificata, meditata, ricca e arricchita di dati e storie e mai figlia dell’ormai tanto diffuso quanto parassita copia-incolla - ha i suoi costi. Da sempre. Con l’aggravante, più recente, dell’aumento del prezzo dell’energia e in particolare della carta che ha toccato punte di crescita superiori all’80 per cento. Ecco perché da oggi il costo del Giornale di Brescia in edicola salirà da 1.20 euro a 1.50. Resta invece invariato quello della replica digitale.
Ci allineiamo così al minimo di mercato della quasi totalità dei quotidiani italiani, ritoccando un prezzo invariato dal 2011. Una scelta che, riteniamo, i lettori sapranno comprendere. Consentendoci così non solo di rinnovare quel "patto" di fiducia reciproca che ci vede legati da decenni, ma anche di consolidare e sviluppare quanto abbiamo costruito nei quasi 80 anni di vita interpretando una realtà in continuo divenire, raccontando storie di persone, luoghi, comunità.
Un racconto tra sogni e opportunità perse ma anche di sfide vinte e di orizzonti da delineare, a beneficio di cittadini, istituzioni, territorio, affacciandoci alle nuove frontiere - anche di natura tecnologica - destinate a segnare la comunicazione del futuro. Con e per i lettori ci impegniamo a vivere anche questo nuovo anno percorrendo la strada che più ci interessa, quella della qualità e del pluralismo. Certo, siamo consapevoli che tutto è perfettibile. E con impegno, responsabilità e determinazione mettiamo in campo la nostra libertà nella narrazione di ciò che è e di ciò che potrebbe/dovrebbe essere, arricchita via via da contributi multimediali, sempre e comunque fedeli alla presa di distanza dalla tentazione di dover piacere a tutti e a tutti i costi.
Con l’acquisto della copia di giornale il lettore riconosce il valore della qualità dell’informazione e aderisce ad una comunità che si interroga e che ricerca nel quotidiano il suo Senso; aderisce ad uno stile narrativo attento alle sensibilità e alla forza, nel bene e nel male, della parola. Si può e si deve scrivere di tutto: la questione non è mai il «cosa», semmai è il «come».
E non ci sono solo le pagine in edicola ogni giorno, ma un microcosmo che diventa patrimonio collettivo: dibattiti, conferenze in diretta streaming dalla Sala Libretti, analisi specifiche con esperti di settore e università (dai Bilanci alla Qualità della vita), progetti in rete con istituzioni e associazioni di categoria (da GdBFutura a Rigenerazione urbana per passare al neonato GdBEuropa) o quelli specifici di forte valenza sociale (dalle raccolte firme per la reintroduzione dell’educazione civica nella scuole alla straordinaria campagna di AiutiAMObrescia condivisa con Fondazione comunità bresciana), senza dimenticare l’impegno con e per i giovani, tra alternanza scuola lavoro, Da Vinci 4.0 e progetto Coorius, tanto per fare alcuni esempi, il tutto in una logica di Gruppo che affianca il giornale di carta al «suo» web, i social, la tv, la radio.
È una realtà editoriale che vuole essere parte integrante di una comunità in cammino, esserne stimolo e se necessario anche grillo parlante, sempre e comunque con fine costruttivo. Con noi ci sono tanti compagni di viaggio, che ringraziamo, dagli inserzionisti ai lettori, tutti egualmente sostenitori di un modello di informazione e distribuzione che a cascata rende omaggio anche all’eroica resistenza degli edicolanti, punto di riferimento importantissimo per le nostre comunità oltre che per il giornale. Anche a loro va la nostra gratitudine, espressa in questi giorni con una campagna promozionale riservata proprio agli abbonati con appoggio in edicola.
Non ci nascondiamo che le sfide sono anche altre, così come altri sono i linguaggi da sperimentare. Ma sappiamo bene che il giornale - con la sua redazione multimediale e le decine di collaboratori che mettono a disposizione passione e competenze - ne è e resta il cuore pulsante. Non ultimo, i lettori paganti ci permettono di continuare ad essere rigorosi e selettivi anche rispetto alla qualità delle inserzioni e dei messaggi pubblicitari veicolati, a beneficio di chi ci legge e degli stessi inserzionisti che hanno la garanzia di venire ospitati in un contesto di qualità.
Tutto facile? Macchè. Non ci illudiamo e non abbiamo la pretesa di illudere nessuno. Possiamo però garantire di mettercela tutta. Ben sapendo che la sfida di un giornale è condivisa tra chi lo fa e chi lo legge. Perché - per dirla con le parole di Peter Drucker - la qualità di un servizio o di un prodotto non è ciò che ci è stato messo dentro, semmai è ciò che gli altri riescono a tirare fuori.
@Buongiorno Brescia
La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.
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