Ecco la nuova redazione multimediale del GdB
Dalla cascata di parole che dal 2016 domina la facciata trasparente dell’ingresso del GdB ai tasti della grande macchina per scrivere ora impressi sulla porta di cristallo che dà accesso alla nuova redazione del quotidiano.
Un simbolo del legame che unisce passato e futuro, fusi in un un’unica storia, che apre al nuovo ambiente multimediale, appena ridisegnato per intero all'interno della sede del quotidiano di via Solferino 22, in città, che viene oggi inaugurato.Varcando la soglia della nuova redazione, l’occhio coglie da subito le due grandi travi di colore blu, recuperate dalla struttura originaria dell’edificio attraverso la rimozione delle precedenti controsoffittature.
Una scelta voluta per imprimere un richiamo forte al metallo, cifra di una dimensione produttiva qui declinata nelle forme della «fabbrica della notizia». In cui il tempo si fa paradigma della disposizione dei settori: dai mezzi che per primi lanciano nell’etere e in rete il racconto dei principali fatti della quotidianità bresciana – web e tv – collocati per l’appunto all’ingresso, a tutti i desk specialistici della carta: cronaca e provincia, nera e giudiziaria, politica ed economia, cultura e spettacoli e sport, che si succedono via via.
Una redazione multimediale nella sostanza che conta 44 postazioni, dislocate in un ambiente tutto rinnovato: 630 mq che ospitano scrivanie per una superficie complessiva di 125. In un grande luogo che è anche di cultura ecco affacciarsi quasi 300 metri lineari di librerie.
Il tutto in un ambiente quantomai luminoso: rimossi i vecchi layout e introdotti infissi di nuova concezione, la redazione ha guadagnato all’incirca, secondo le stime del progettista, architetto Michele Piccardi (studio Cigognetti-Piccardi-Vitale), il 50% di luce rispetto a prima. Senza contare l’informatizzazione dell’intero sistema di illuminazione che consente di calibrare ad hoc l’esatta quantità di luce desiderata per ciascuna delle postazioni presenti. Ad accogliere tanta luce, un arredo caratterizzato dai toni neutri e dai legni naturali che si abbinano al pavimento di colore nero, a far da base ai colori dei molti elementi, dal blu al ciclamino, dall’arancio al giallo.
A ribadire poi la natura totalmente multimediale della rinnovata redazione, integrata a questa è il nuovo studio del tg di Teletutto, con tecnologie all’avanguardia e un set rinnovato che consentiranno a breve di offrire una proposta informativa ancora più incisiva anche in tv. A corredo è una nuova sala per il montaggio delle videonews, per ulteriori 100 mq di superficie, uniti fisicamente e idealmente con gli altri studi di Teletutto, che ha sede al pian terreno dello stesso immobile, da una scala di servizio che, in un dialogo costante tra passato, presente e futuro, trova spazio nel vano un tempo occupato dal montacarichi della tipografia, di cui sono stati preservati e conservati gli antichi meccanismi. Quasi musealizzati.
Come in vero e proprio museo è stata trasformata la parete del corridoio che si stende alle spalle della redazione, in cui trovano collocazione «verticale» cimeli del passato del GdB: macchine da scrivere, tipometri, vecchi telefoni, videoterminali dei tempi andati, insegne che testimoniano una storia ormai prossima al traguardo dei 75 anni.
E ancora: totalmente rinnovata è anche l’area della tipografia con spazi ampi e luminosi. Ma non mancano aree servizi come una grande sala riunioni (che si aggiunge a quella già presente in redazione, per gli incontri di pianificazione dell’edizione quotidiana del GdB) e una area ristoro, per altri 330 mq complessivi.
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