Ecco la Candelora che ci dirà come sarà il resto dell'inverno

Per i nostri nonni, in caso di sole, l'inverno sarebbe durato ancora poco, viceversa bisognava rassegnarsi
Inverno - © www.giornaledibrescia.it
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Non solo palindromo. Questo 2 febbraio è anche il giorno della Candelora, la ricorrenza che ricorda la presentazione di Gesù al Tempio e che, per i nostri nonni, era una tappa fondamentale per capire come sarebbe andato il resto dell’inverno.
Infatti il detto veneto (adottato anche nel Bresciano) recita: «Se ce sole a Candelora dal inverno semo fòra, se piove e tira vento del inverno semo dentro».

Anticamente celebrata il 14 febbraio, 40 giorni dopo l’Epifania, il suo nome deriva da candelorum per via della la benedizione delle candele che veniva fatta proprio in questa data. Sembra però che la tradizione sia più antica e si sia fusa con la pratica cristiana. Nella tradizione celtica il primo febbraio si celebrava Imbolc, la festa della luce, che pian piano torna a risvegliarsi sebbene sia ancora inverno. Una vera e propria rinascita. Gli antichi romani celebravano nello stesso periodo una sorta di festa delle luci, durante i cosiddetti «Lupercalia».

La Candelora viene chiamata anche diversamente: nel Piemonte viene detta «Giorno dell’orso», perché la leggenda racconta che l’orso uscendo dal letargo valuta se il tempo è abbastanza buono per uscire definitivamente o ritornare nella tana.  

E allora vediamo cosa dicono le previsioni per questa domenica:  secondo Meteopassione non farà certo freddo, ma il cielo sartà coperto e forse in mattinata pioverà. Non ci resta che aspettare e vedere come va. Come nella vita.

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