E i sindaci della Lega tolgono la foto di Mattarella dagli uffici

Il diktat del segretario federale ai 160 sindaci della Lega in Lombardia è stato accolto anche nel Bresciano, come a Castel Mella e a Torbole
Il presidente Mattarella - Foto Ansa/Fabio Frustaci
Il presidente Mattarella - Foto Ansa/Fabio Frustaci
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L’invito è arrivato attorno all’ora di pranzo. «Ai 160 sindaci della Lega in Lombardia chiedo di rimuovere dai loro uffici la foto di Sergio Mattarella».

Il messaggio è stato inviato e firmato da Paolo Grimoldi, deputato del Carroccio e segretario della Lega Lombarda.

«Da noi non serve alcuna direttiva, i nostri sindaci non hanno già più la foto del presidente della Repubblica», spiega Alberto Bertagna, neo segretario provinciale della Lega a Brescia. Il Capo dello Stato è accusato di aver impedito la formazione del governo Conte sbarrando la strada verso il Ministero dell’economia a Paolo Savona.

«Prevaricando il pensiero e le scelte del popolo» dice Giorgio Guarneri, primo cittadino di Castel Mella. «Foto tolta dal mio ufficio» assicura, anche se l’immagine di Mattarella è ancora presente in sala consiglio. Come prevede la legge. «Voglio evitare problemi legali» spiega Guarneri che non nasconde di aver affrontato la questione con gli avvocati del Carroccio.

Da Castel Mella a Torbole Casaglia. «Io la fotografia l’ho sostituita» racconta il sindaco Roberta Sisti. «Al posto di Mattarella nel mio ufficio c’è Alberto da Giussano. Lo preferisco».

Ad Adro, storico feudo leghista, dove la fantasia in tema di simboli non è mai mancata (ricordate la scuola tappezzata con i Soli delle Alpi?) la foto istituzionale del presidente Mattarella è presente. «Rispettiamo la legge. L’immagine deve essere appesa all’interno di ogni edificio pubblico» è il pensiero del vice sindaco ed europarlamentare Oscar Lancini. «Però non vi dico in che spazio l’abbiamo appesa. Penso abbiate capito».

 

 

 

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