Droni-agenti della Locale per sorvegliare la città dal cielo
Volo di «debutto» per i droni-agenti della Polizia locale, impegnati in questi giorni a pattugliare la città dal cielo in compagnia dei nuovi «colleghi». I vigili-robot hanno già sorvolato il cimitero Vantiniano, la zona - appunto - di Sant’Anna e saranno presto pronti a entrare in azione durante i rilievi degli incidenti stradali, dei quali saranno in grado di restituire una ricostruzione in 3D.
Il progetto della sicurezza dal cielo - che porta la firma del vicecommissario, nonché responsabile del Nucleo informatico tecnologico della Locale, Fabio Zanotti - ha al momento formato quattro uomini del comando di via Donegani, che hanno acquisito il titolo di piloti.
Tre, per ora, i droni in possesso della Locale: Junior è il più piccolo, ma è l’unico che potrà passare sulla testa delle persone e ha «paura» del buio (niente turni di notte per lui). Horus 1, invece, è insieme il meno socievole e il più chiassoso. E poi c’è Horus 2, il robot che rappresenta il punto di equilibrio fra i due «colleghi»: più agile del suo numero uno, socievole ma non invadente.
I tre super-agenti hanno un raggio d’azione di 500 metri. Quali le loro funzioni? A spiegarlo sono l’assessore alla Sicurezza, Valter Muchetti, e il comandante della Locale, Roberto Novelli: «Si tratta di strumenti utilissimi, che confermano l’attenzione della Locale all’innovazione tecnologica: i droni saranno fondamentali, ad esempio, per i monitoraggi ambientali, scovare discariche abusive o abusi edilizi, sorvegliare immobili abbandonati, ma anche per i rilievi in capo alla Protezione civile o a sopralluoghi esplorativi per i cantieri».
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