Dramma alla residenza per disabili, una vittima oltre ai contagi
La preoccupazione per la loro condizione abituale, sommata alla paura per il contagio e all’ansia per l’assenza di informazioni. Vivono ore terribili i genitori degli ospiti della Residenza socio assistenziale «Tonini Boninsegna» ricoverati nei giorni scorsi per Covid-19 tra ospedale Civile, Sant’Anna e Città di Brescia.
«Ormai è una questione di vita o di morte. Siamo disperati». È lo sfogo di Stefano Salvoni, responsabile della struttura per disabili. A oggi dodici ospiti hanno febbre e problemi respiratori, uno con tampone positivo al coronavirus, otto ricoverati e un decesso avvenuto la scorsa notte.
«I nostri operatori non hanno più le tute di protezione o pochissime mascherine. Siamo allo stremo» ha detto Salvoni.
«Siamo costretti ad arrangiarci come possiamo - ha aggiunto -. In tutto ospitiamo 74 ragazzi. Oltre ai ricoverati ce ne sono altri alle prese con malanni che ci preoccupano. Come non bastasse non ci è stato consegnato nulla. Stiamo provvedendo in totale autonomia, anche finanziaria, a procurarci mascherine e guanti. Stiamo facendo il possibile, girando ovunque per trovare pezzi disponibili».
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