Dpcm e zona rossa, ecco le sanzioni per chi viola le regole
Sanzioni da 400 euro. Sono quelle che - analogamente a quanto avvenuto in occasione del lockdown della scorsa primavera - sono previste dall'ultimo Dpcm per quanti violano le prescrizioni imposte nelle zone rosse, come appunto la Lombardia e nello specifico il Bresciano.
Due in particolare le violazioni per le quali i cittadini rischiano di incappare nel pagamento della ragguardevole somma, fatta salva la possibilità di pagarla decurtata del 30% purché il saldo avvenga entro 5 giorni dalla contestazione, proprio come avviene per le comuni violazioni al Codice della Strada. Nel qual caso l'importo è di 280 euro anziché 400. Comunque una cifra decisamente rilevante.
Sanzione da 400 euro è prevista a carico di quanti effettuano spostamenti in violazione dei confini regionali e quelli del comune di residenza senza che sussistano quelle che il Dpcm definisce «comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero motivi di salute». Va ricordato, tuttavia, che la norma varata dal Governo, consente esplicitamente «gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita». Per completezza, l'articolo 3 del Dpcm ammette anche «il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Il transito sui territori di cui al comma 1 è consentito qualora necessario a raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti o nei casi in cui gli spostamenti sono consentiti ai sensi del presente decreto».
Attenzione: la sanzione può essere elevata di un terzo se la violazione è commessa in auto. Il pagamento deve comunque avvenire entro 60 giorni. In caso si voglia contestare il verbale, il ricorso va presentato al prefetto della provincia in cui la violazione è stata contestata.
Analoga sanzione da 400 euro (o come detto, anche in questo caso, ridotta a 280 euro se pagata entro 5 giorni) è quella che riguarda l'attività motoria e la pratica sportiva. In questo senso va ricordato che «è consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie; è altresì consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all'aperto e in forma individuale».
Nel primo weekend di applicazione, sono già state poco meno di una trentina le violazioni contestate nel Bresciano, ma le indicazioni fornite alle forze dell'ordine sono anzitutto di spiegare, accompagnare, essere di aiuto ai cittadini a districarsi in una normativa complessa. La sanzione dovrebbe dunque arrivare solo quando c’è deliberata volontà di aggirare le regole.
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