Dovrebbe aver paura soltanto chi delinque
In un caso dibattuto di recente, un ladro viene sorpreso e ferito e chi ha sparato subisce una condanna di quattro mesi più pesante di quella attribuita al ladro. Certamente non è ammissibile che ognuno possa farsi giustizia da sé, ma dovrebbe essere legittimo che - in casa propria - un individuo possa almeno difendersi. Non sono in grado di addentrarmi nei meandri della legislazione, ma sul terreno della logica rivendico il diritto di dire la mia. Chi ha un regolare porto d’armi dovrebbe poter usare l’arma detenuta nel caso lampante di legittima difesa. E chi si avventura in casa d’altri a scopo di furto dovrebbe aspettarsi una reazione anche cruenta. O no? C’è davvero molto su cui riflettere nei casi come quello in esame!
È certo biasimevole e passibile di condanna lo sparo facile, ma non dovrebbe essere perseguibile lo sparo a difesa del proprio territorio. Ci pensi mille volte chi varca l’altrui soglia con insani scopi e metta in conto i rischi prima di azzardare un sopruso. È chi delinque che deve avere paura non chi si difende. Cos’altro può fare un onesto cittadino che vuol difendere i suoi beni e i suoi familiari quando si trova di fronte un estraneo malintenzionato, se non neutralizzarlo. Alterato dallo spavento e dalla rabbia dovrebbe avere il diritto di agire cercando di spaventare il ladro. Invece a norma di legge viene condannato spesso pesantemente. Sarà anche giusto sotto il profilo della legge, ma è indubbiamente difficile da comprendere per chi vorrebbe veder coincidere la logica con la norma di legge. Per gli esperti la risposta adeguata ci sarà, ma per il cittadino qualunque è molto difficile capire. E l’amarezza trionfa!
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