Dopo lo stop dei lavori, slitta al 2023 la consegna della primaria di Castegnato
Uno stop ai lavori che non si è più sbloccato, una nuova impresa edile all’orizzonte per completarli e la consegna della scuola che slitterà al 2023. Questo lo stato dell’arte della nuova primaria di Castegnato, con i problemi di reperimento dei materiali a causa del periodo pandemico, e il conseguente aumento dei prezzi, che hanno portato RTI Rennova Consorzio Stabile (che aveva l’appalto dei lavori) a chiedere una revisione dei costi, innescando una serie di problemi non da poco.
L’azienda, dopo la richiesta di un sovrapprezzo da un milione e mezzo di euro, ha bloccato i lavori tra gennaio e febbraio (e per questo lungo stop ai lavori il Comune chiederà un risarcimento danni), in attesa dell’intervento del Collegio tecnico consultivo, organo governativo che sovrintende gli appalti pubblici sopra soglia. Intervento che, con una determinazione, ha accordato 200mila euro di sovrapprezzo, cifra ben lontana dalle richieste di Rennova, che aveva vinto l’appalto nel periodo pre-Covid, proponendo un ribasso dei costi del 30% non sostenibile oggi.
I punti fermi
Ora sul tavolo c’è la certezza della rescissione del contratto già accordato tra Comune e Rennova, e l’iter per l’ingaggio di una nuova ditta, si spera in tempi brevi, anche per non avere grossi problemi a livello di deperimento della porzione della scuola già costruita (la parte strutturale principale è ormai completa) e giungere a un fine lavori non troppo in là rispetto ai tempi previsti.
«La scuola doveva essere pronta entro fine agosto 2022, con la chiusura del cantiere che era già stata posticipata sino a fine anno e che a questo punto sarà da fissare per il 2023 – spiega il sindaco Gianluca Cominassi -. Il Covid ha creato problemi enormi col reperimento dei materiali e comprendiamo i problemi della ditta, ma il cantiere è rimasto bloccato senza motivo, e per questo chiederemo un risarcimento danni. Ora attendiamo novità dal Collegio tecnico su come proseguire, con due alternative in vista: "l’interpello", che porterebbe l’appalto del proseguo dei lavori alla ditta che era giunta seconda nella graduatoria del vecchio bando; o una procedura negoziata che ci condurrebbe a invitare alcune ditte a fare delle proposte circa il costo per la chiusura dei lavori».
Il progetto
Il progetto, ricordiamolo, riguarda la costruzione della nuova primaria in via Scuole (un piano da ben 10 milioni di euro, almeno secondo il vecchio bando vinto da Rennova), con il conseguente abbattimento dell’attuale scuola di via Gallo. Le specifiche del progetto parlano invece di una struttura che occuperà una superficie (coperta) da quasi 3mila mq, per un edificio modernissimo su 3 piani con venti aule, dieci laboratori, una mensa da 240 posti, palestra, biblioteca e uno spazio polifunzionale.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato