Dopo le molotov i due «no vax» chiedono scusa

Pluda e Zanardelli si avvalgono della facoltà di non rispondere, ma davanti al giudice si scusano con la comunità
PRIMA LE MOLOTOV, POI LE SCUSE
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«Chiediamo scusa alla cittadinanza. Il nostro era solo un gesto dimostrativo, non volevamo fare male del nulla». Paolo Pluda e Nicola Zanardelli, i due «no vax» arrestati sabato 1 maggio con l'accusa di aver portato a segno l'attentato a scopo terroristico all'hub vaccinale di via Morelli, davanti al giudice che li ha voluti in carcere si limitano a poche e spontanee dichiarazioni.

«Non siamo terroristi, sapevamo che i tendoni del centro erano ignifughi» hanno aggiunto, prima di tornare in cella. I loro legali, gli avvocati Daniele e Maria Francesca Tropea non hanno chiesto misure alternative al carcere. Probabile però un loro ricorso al tribunale del Riesame. Se sulla responsabilità dell'attentato ci sono numerose evidenze, sulla configurabilità del reato di terrorismo i difensori hanno più di un dubbio.  

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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