Dopo le bottigliate Fiumicello è al bivio: giovani impauriti e tensioni etniche
I carabinieri ascoltano i testimoni dell'aggressione e analizzano i video delle telecamere. Don Fabio Corazzina scrive alla città
I soccorsi fuori dall'oratorio di Fiumicello dove è avvenuta l'aggressione a bottigliate
Le ambulanze erano ancora sulla strada, don Fabio aveva appena portato nella segreteria parrocchiale i ragazzi sanguinanti e una decina di giovanissimi avevano fatto capannello davanti al portone dell’oratorio. Parlano a mezza voce, è evidente che sono scossi e hanno anche paura. «Noi giochiamo solo a calcio, non sappiamo nulla» o ancora «quelli non sono del quartiere, vengono da fuori. Ma adesso per qualche tempo se ne staranno tranquilli». Una signora che abita nella via e frequenta l’oratorio
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