Dopo il Covid, il ricordo dei morti è un rito prezioso e normale
Poter rendere omaggio ai propri defunti, onorare la loro memoria: un rito che negli scorsi anni poteva apparire scontato, ma dopo la pandemia di Covid-19 nulla lo è. E se da una parte la guardia non dev'essere abbassata in merito alla diffusione del virus, che non può dirsi ancora sconfitto, dall'altra in questo primo weekend di novembre si torna a una normalità che si fa preziosa.
E allora queste festività di Ognissanti e dei defunti sono una volta in più l’occasione per fare memoria, per non dimenticare chi ci ha lasciato. Anche ora che la pandemia sta finendo, così almeno speriamo. Abbiamo riconquistato la liberta, seppur ancora con molte attenzioni, e torniamo a vivere le festività dell’anno nella normalità, quella normalità che tanto ci è mancata.
La pandemia, soprattutto durante la prima ondata nel 2020, ha causato migliaia di decessi nel Bresciano. Una tempesta violentissima che abbiamo vista arrivare con occhi sgomenti, pietrificati e incapaci a decidere cosa fare. In cuor nostro speravamo di schivarla, di trovare un riparo sicuro. Ma il passare dei giorni ha sgretolato le nostre convinzioni, siamo stati travolti e sconvolti.
«Come i discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa - ha detto papa Francesco -. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda. Su questa barca, ci siamo tutti».
Papa Bergoglio ci ha ricordato anche le nostre colpe, noi che «abbiamo proseguito imperterriti, pensando di rimanere sani in un mondo malato», e ci siamo ritrovati però appunto fragili e disorientati. I più ottimisti hanno pensato che quando tutto sarebbe finito ci saremmo ritrovati persone migliori. Basta vedere l’odio che circola sui social per renderci velocemente conto che così non è stato. Perché un nemico bisogna comunque trovarlo. E ora per alcuni è addirittura il vaccino, l’unica via d’uscita dalla pandemia.
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