Dopo gli assembramenti, al Leonardo si entra in fila indiana
Dall'assembramento coatto alla fila indiana: al liceo Leonardo di Brescia sono state prese contromisure per evitare ingorghi all'ingresso, denunciati da una famiglia preoccupata per il mancato rispetto delle norme anti coronavirus.
Ieri mattina ci ha pensato il dirigente scolastico Massimo Cosentino a mettere letteralmente in riga ragazzi e ragazze, facendoli entrare in modo scaglionato. Un lavoro che ha dato i suoi frutti, anche se non mancano le criticità, come testimoniano le lettere pubblicate oggi sul Giornale di Brescia (scaricabile in edizione digitale) e come conferma uno degli studenti.
«Abbiamo evitato gli assembramenti, ma alcune classi sono entrate in ritardo, dai dieci minuti fino al quarto d’ora». Questo perché l’ingresso scatta dalle 7.55, ma a quel punto è impossibile che tutti siano in aula per le 8. «Basterebbe che ci facessero entrare dalle 7.45, scaglionati, per avere più tempo ed evitare che tutti si ammassino all’ingresso».
Al momento non ci sono indicazioni circa un cambio negli orari, è certo comunque che al Leonardo, dove studiano più di 1.800 ragazzi e ragazze, il 40% dei quali circa con la didattica a distanza, il dibattito sul tema del rispetto delle norme anti contagio è destinato a continuare. Anche perché il tema non riguarda solo l’istituto, ma anche i mezzi pubblici, un ambito dove non mancano le segnalazioni circa i problemi di distanziamento, tanto che il Comitato tecnico scientifico ha chiesto più controlli.
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