Dopo Buonanno: 12 candidati a procuratore per una poltrona

Si sono chiusi i termini per la partecipazione al bando. C’è il bresciano Chiappani. Due le donne
Il palazzo di Giustizia - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Dodici nomi per una sola poltrona. Evidentemente ambita. Quella di procuratore capo di Brescia, lasciata libera lo scorso 4 ottobre da Tommaso Buonanno che ha scelto di chiudere anzitempo la carriera in magistratura chiedendo e ottenendo il prepensionamento. Il 30 novembre sono scaduti i termini per la presentazione delle candidature che ora dovranno essere valutate dal Consiglio superiore della magistratura.

I ben informati indicano la prossima primavera come il periodo in cui sarà sciolta la riserva e la Procura bresciana, ora guidata dal reggente Carlo Nocerino, potrà avere una nuova guida. Nel 2012 la sede bresciana restò vacante per oltre un anno con Fabio Salamone, allora aggiunto, che gestì il periodo tra l’addio di Nicola Maria Paci, che morì pochi mesi dopo aver raggiunto l’età pensionabile, e l’arrivo di Buonanno, scelto da una lista di nomi più ridotta rispetto a quella pervenuta nelle scorse ore a Roma.

Due le donne che, sulla carta, si sono dette pronte al trasferimento a Brescia. Si tratta di Cristina Ribera, sostituto procuratore a Napoli e Grazia Pradella che dopo una lunga carriera a Milano è attualmente procuratore aggiunto ad Imperia.

Non mancano nomi conosciuti. Come quello di Antonio Chiappani, bresciano di Orzinuovi, 30 anni trascorsi all’ombra del Cidneo prima del trasferimento nel 2014 a Lecco dove ricopre l’incarico di procuratore capo. Per lui, che lasciò la nostra città non senza una vena polemica, sarebbe un ritorno a testa alta.

Nome pesante anche quello di Fabio Napoleone, buona parte della carriera trascorsa a Milano prima dell’esperienza, chiusa pochi mesi fa, al Csm. Ora è in Procura generale a Milano. Molto conosciuto anche Cuno Tarfusser, oggi Giudice della Corte penale internazionale dell’Aja dopo essere stato per otto anni a capo della Procura di Bolzano, dove venne ribattezzato dai media «il magistrato abbonato a mostri, stragi e attentati» per le indagini sul mostro di Merano e sul terrorismo altoatesino.

Tra i dodici candidati per guidare la Procura di Brescia ci sono anche Francesco Prete, molti anni passati a Milano e adesso procuratore capo a Velletri che è la seconda procura del Lazio dopo Roma, Giuseppe Borrelli, procuratore aggiunto di Napoli dove si occupa di criminalità organizzata, Stefano Orsi, magistrato di settimo livello e sostituto procuratore all’Antimafia di Bologna. Guido Rispoli, milanese di nascita, è invece procuratore generale a Campobasso, mentre Giorgio Brunoè l’attuale procuratore aggiunto di Bari. Arriva invece dalla capitale la candidatura di Stefano Pesci, sostituto procuratore a Roma, mentre il nome più a Sud è quello di Gaetano Paci, procuratore aggiunto a Reggio Calabria.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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