Don Piccinotti di Offlaga è il nuovo presidente dell’Apsa in Vaticano

Il religioso si occuperà dunque di gestire l’intero patrimonio del Vaticano a seguito della nomina da parte di Papa Francesco
Don Giordano Piccinotti - © www.giornaledibrescia.it
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È un bresciano il nuovo presidente dell’Apsa, l’Amministrazione del patrimonio della Sede apostolica. Don Giordano Piccinotti, originario di Offlaga, dove è nato 48 anni fa, si occuperà dunque di gestire l’intero patrimonio del Vaticano. Papa Francesco lo ha nominato nell’importante incarico in sostituzione di mons. Nunzio Galantino, chiamato a guidare l’Apsa 5 anni fa e che il 16 agosto scorso ha compiuto 75 anni, lasciando quindi la carica per raggiunti limiti di età.

Don Piccinotti, appartenente alla congregazione salesiana dal 2006, anno di ordinazione sacerdotale, ricopriva da gennaio la carica di sottosegretario del medesimo ente vaticano: in questi giorni la promozione al vertice e il cambio della guardia. Il sacerdote della Bassa è anche, ad oggi, direttore della Fondazione «Opera Don Bosco nel Mondo» a Lugano, in Svizzera; procuratore della Fondazione Istituto Elvetico Opera Don Bosco sempre a Lugano; direttore esecutivo della Fondazione Opera Don Bosco onlus a Milano; tesoriere del consiglio di amministrazione della ong Vis.

Il legame con il paese di origine, dove vivono ancora i genitori, papà Serafino e mamma Maria, permane nonostante i gravosi incarichi che lo assorbono. A nome dell’intera comunità il sindaco, nonché coetaneo e compagno di banco ai tempi delle elementare, Giancarlo Mazza, così accoglie la notizia: «Per la comunità di Offlaga, e la frazione di Faverzano in particolare è un onore; personalmente una gioia vedere un nostro concittadino chiamato da papa Francesco a ricoprire un delicato e importante compito a servizio della Chiesa universale».

Mons. Galantino, già segretario generale della Cei, conclude così un incarico che ha fatto fare all’Apsa un salto di qualità sia per la trasparenza, sia per il riordino delle procedure interne e per un nuovo modo di lavorare. Nel congedarsi, il vescovo pugliese ha dedicato al suo successore, definendolo «persona che ha competenza e grande amore verso la Chiesa. Lui conosce già bene la realtà e le persone». Il vescovo ha sottolineato anche che gli impegni dell’Apsa sono cresciuti dopo il Motu proprio col quale Bergoglio ha trasferito all’Apsa alcune competenze della Segreteria di Stato. Notevole anche l’impegno nella vicenda del palazzo di Londra e per questioni legate al rilancio dell’Ospedale Fatebenefratelli sull’Isola tiberina.

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