Dolore e incredulità a Flero al funerale di Nicola Battagliola
C'era dolore, commozione e ancora stupore per una morte così imprevedibile oggi al funerale di Nicola Battagliola, il giovane flerese deceduto mercoledì scorso a seguito di un grave infortunio in un'impresa meccanica di Poncarale. Moltissime le persone che sono intervenute non solo al mesto corteo ma anche nella parrocchiale per l'ultimo saluto al 28enne.
Se il parroco ha usato parole di speranza per la famiglia «e per quanti hanno amato Nicola e che oggi lo piangono con noi» è stato lo sgomento per la giovane vita strappata ad emergere tra le lacrime dei molti che si sono affiancati al feretro chiaro di Nicola.
«Anche i vescovi in questi giorni hanno chiesto preghiere perché il sogno professionale di ognuno non debba infrangersi in questi lutti e in questo dolore» ha detto il parroco. Nicola aveva solo da qualche mese lasciato la Givi di Flero per trasferirsi nell'azienda dove aveva trovato un impiego coerente con il suo corso di studi: «Aveva coronato un sogno ma mai deve accadere che per realizzare un desiderata si debba incontrare la morte» ha continuato il sacerdote.
Tra le parole di consolazione alla famiglia la certezza poi «che la vita di Nicola non finisce qui, ma continua tra le mani di Dio». E la vita di Nicola continuerà anche nella grande generosità sua e della famiglia che ha permesso la donazione degli organi. La luce del 28enne continuerà dunque a brillare in altre persone, pur nel segno del suo grande e tremendo sacrificio.
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