Dodicenne adescata online da maestro elementare: salvata dalla mamma
L’ha agganciata su Instagram. È diventato un suo follower, ha premiato con qualche cuoricino le sue stories e poi ha cominciato a inviarle direct messages. Anche su Facebook. Ha finto di essere un giovanissimo, come lei. E da lei, dodici anni appena, ha ottenuto prima la fiducia, poi la confidenza e infine immagini e filmati particolarmente espliciti. Il giovanissimo in realtà era un boomer, e nemmeno innocuo come lo sono i più. Ma pericoloso, di quelli da bloccare sui social e da denunciare alla Polizia Postale.
E così è stato e lui, 50enne maestro delle elementari di origini piemontesi, residente in provincia di Reggio Calabria, ma di fatto irrintracciabile, è stato arrestato nei giorni scorsi a Roma su richiesta del pm Ettore Tisato e ordinanza del gip di Brescia Cristian Colombo. L’uomo ora è in carcere con l’accusa di sostituzione di persona, pornografia minorile, detenzione di materiale pedopornografico e violenza sessuale.
La scoperta
I fatti risalgono ai primi mesi del 2021. E vengono alla luce nel maggio dello stesso anno quando la mamma della ragazzina, insospettita dall’atteggiamento della figlia, decide di approfondirne le ragioni e le controlla l’equivalente contemporaneo, ma decisamente più pericoloso, del diario segreto: il telefonino. La signora scopre, suo malgrado, la relazione hot e virtuale della ragazzina con questo fantomatico ragazzo. Non crede che sia un ragazzo e si rivolge alla Polizia Postale di Brescia. Che, dopo delle verifiche, non può fare altro che darle ragione.
Falsa identità
Dietro alla identità da ragazzo, costruita online grazie ad un software capace di alleggerire i connotati di qualche lustro, gli agenti trovano infatti un uomo fatto e finito da un pezzo, con alcuni scheletri nell’armadio. Nel suo telefono ci sono diverse dozzine di video e foto, alcune delle quali inviate proprio dalla giovanissima bresciana, altre sue coetanee pescate nella rete dal maestro e residenti una a Monza, l’altra in provincia dell’Aquila.
Gli inquirenti, scoperta l’età e l’identità dell’uomo, cercano di approfondire la sua conoscenza, ovviamente senza farsi vedere. Anche allo scopo di capire se oltre alle sue scorrerie sul web cerchi di approfittare delle sue vittime anche dal vivo lo seguono per un po’ per scoprire che si dedica solo all’online. Il che però non gli ha evita di naufragare in mezzo ad un mare di guai.
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