Discarica Castella, la Loggia dice «no» e avvisa il Broletto: «Pronti al ricorso»
In vista del vertice decisorio di settembre l’assessora Camilla Bianchi ribadisce: «Quel progetto non serve»
![Una panoramica dell’«Ambito territoriale esteso» (Ate) 19, dove la società La Castella vuole realizzare la nuova discarica - Foto © www.giornaledibrescia.it](https://api.gdb.atexcloud.io/image-service/view/acePublic/alias/contentid/18o12om98s1njav3ay0/0/una-panoramica-dellambito-territoriale-esteso-ate-19-dove-la-societa-la-castella-vuole-realizzare-la-nuova-discarica.webp?f=16%3A9&w=826)
Una panoramica dell’«Ambito territoriale esteso» (Ate) 19, dove la società La Castella vuole realizzare la nuova discarica - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il primo tentativo porta la data del 2011. Dodici anni e un teorema di ricorsi e proteste più tardi, il progetto della discarica Castella (il numero 3, per l’esattezza) tiene ancora «sotto scacco» quattro Comuni: Rezzato, «casa» della cava, e i confinanti Brescia, Borgosatollo e Castenedolo. Tra un mese esatto è in programma la Conferenza decisoria, l’appuntamento decisivo in cui la Provincia - che detiene la competenza ambientale - dovrà pronunciare il suo verdetto: consegnare il placet per la
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