Disabile cade nel fossato con la carrozzina e muore annegato

La tragedia poco lontano dalla Nikolajewka di cui la vittima era ospite. La caduta da un ponticello. Malore, incidente o gesto estremo?
  • Disabile cade nella roggia con la carrozzina e muore
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Un dramma che lascia senza parole. Che ha lacerato la serata di quanti, dal lontano 1978, si prodigano per le persone con vari livelli di disabilità alla Nikolajewka, il centro che costituisce il monumento vivente voluto dagli Alpini bresciani in memoria di quanti vissero la terribile battaglia durante la ritirata di Russia.

Abdul Ndiaye, 50 anni, era paziente della struttura, anche se a quanto risulta, era libero di muoversi in autonomia con quella carrozzina con la quale ha trovato la morte cadendo nel fossato che si stende a ridosso dei campi che affacciano tra via Nikolajewka e la vicina via Garzetta, a Mompiano. 

Stava attraversando un ponticello quando è caduto in acqua: pochi centimetri, quanto basta per annegare. Cosa sia accaduto resta da chiarire: non si sa ancora con certezza in altre parole se il senegalese, divenuto cittadino italiano da alcuni mesi, sia stato colto da malore o se viceversa sia caduto accidentalmente, magari per una manovra errata con la carrozzina. O ancora, se abbia deciso deliberatamente di gettarsi nell'acqua, consapevole che nelle sue condizioni poca ne sarebbe bastata a decretarne la morte.

A lungo in serata Vigili del Fuoco, Carabinieri e personale sanitario si sono adoperati prima per soccorrere il 50enne, scorto da passanti attorno alle 19, poi per ricostruire l'accaduto. Per ora restano gli interrogativi e lo sgomento. Le risposte ai primi dovranno essere trovate dai Carabinieri della stazione di Sant'Eustacchio, cui è affidata l'inchiesta, e all'autopsia che verosimilmente sarà disposta nelle prossime ore. Lo sgomento per un epilogo tanto drammatico e assurdo, invece, sono destinati a restare. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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