Dies Fasti, secondo giorno nel nome della scoperta
Informarsi: diritto di tutti
Essere informati è un diritto di tutti. Lo dice la Costituzione italiana e lo spiegano i ragazzi di Anffas agli studenti del Calini. Otto giovani affetti da disabilità intellettiva illustrano il progetto "Easy to read", volto a facilitare la lettura dei testi più complessi. Per esempio? Documenti pubblici, avvisi, bandi, istruzioni tecniche. I ragazzi, che hanno già semplificato il sito di Fobap e altri documenti dei vari enti locali, hanno frequentato un corso in Cattolica per apprendere la tecnica.
I destinatari di "Easy to read" non sono solo disabili, ma anche persone che, per i più svariati motivi, hanno pochi strumenti di comprensione: stranieri, anziani, bambini... Comprendere, confermano i ragazzi di Anffas, significa essere autonomi.
Alla scoperta delle antenne
Già di prima mattina i ragazzi del Calini affollano l'aula lettura, dove Costantino De Angelis, professore nel dipartimento di Ingegneria dell'informazione all'Università degli studi di Brescia, parla di nanofonica e sensori, soffermandosi sull'evoluzione delle antenne nelle telecomunicazioni.
Il giallista Gianni Simoni
"Gli scrittori che parlano dei loro libri sono peggio delle madri quando parlano della loro prole". Con questo attacco incoraggiante l'ex magistrato e giallista Gianni Simoni comincia la chiacchierata con i ragazzi della II N durante la seconda giornata dei Dies Fasti. "La lettura - dice Simoni - è madre della scrittura e la scrittura è figlia dell'esperienza". Un esperienza, quella in magistratura, che Simoni riporta fedelmente nei suoi gialli: "Un po' meno fedele è la geografia bresciana che descrivo nei miei romanzi - ammette -, visto che mi sono concesso la licenza di mantenere il tribunale in via Moretto e la questura in via Musei. Ma ai miei tempi erano lì". Poi le domande dei ragazzi. All'uomo, al magistrato, al giallista. "Non ha mai avuto paura?". "Sì, quando mi sono occupato di terrorismo e ho visto morire colleghi e amici".
Rullo di tamburi: c'è Isaia Mori
Rulli di tamburi e colpi di batteria dai sotterranei del Calini. In una stanza difficilmente raggiungibile da chi non conosce alla perfezione l'istituto di via Montesuello, il musicista Isaia Mori tiene un laboratorio di percussioni: i ragazzi improvvisano suoni per esplorare le cellule ritmiche di base.
Yoga & Co
Contorsioni e mosse con le spade attirano la folla in cortile, dove Esse Accademia offre un'esibizione sulla scoperta del sé attraverso il corpo. Partendo dal potenziamento muscolare, si passa per lo yoga, fino ad arrivare all'Ai-jutsu. In sottofondo la musica dei samurai.
Dalla gamba di legno alle protesi robotizzate
Organi artificiali: dai film di fantascienza alle aule scolastiche. Al Calini tre studiosi di ingegneria biomedica dell'Università degli studi di Brescia illustrano ai ragazzi come ricreare le funzioni corporee a partire dai principi meccanici ed elettrici. Sì va dalla famosa gamba di legno del pirata fino alle protesi più moderne, in grado di essere assorbite dal tessuto cicatriziale.
Essere o non essere? Questo è il problema.
Non solo. Lo è anche distinguere la diceria dalla scoperta, soprattutto se riguarda figure epocali come William Shakespeare. Ne parla lo storico del teatro Carlo Susa, che introduce gli studenti del Calini al tema della scoperta. In due sensi: le scoperte dei critici e dei lettori sull'uomo Shakespeare e le scoperte di Shakespeare sull'uomo.
Ritorno al Calini
Un altro ex caliniano fa ritorno in via Montesuello. E non uno qualunque. Sul palco dell'aula magna parla Massimo Della Valle, direttore dell'Istituto nazionale di Astrofisica di Napoli e dell'Osservatorio astronomico di Capodimonte. "La prevedibile imprevedibilità della scoperta scientifica", questo il titolo della lezione, illustra ai ragazzi diversi esempi di scoperte: da quella di Cristoforo Colombo a quella di Higgs, passando per Galileo Galilei e molti altri nomi che hanno scritto le pagine della scienza. "Ci sono due tipi di scoperte scientifiche - spiega Della Valle - quelle cercate e quelle "semplicemente" trovate".
Da dove viene quel profumo di lavanda? E la musica new age?
Fuori da un'aula del Calini sono ammassate diverse paia di scarpe. Aprendo la porta, una signora dalla voce gentile ci invita a levare anche le nostre. Gli occhi si abituano presto al buio, spezzato solo dalle luci soffuse della fibra ottica e delle lampade olfattive. Si cammina a piedi scalzi su tappetini e materassi: già togliere le scarpe è infrangere un tabù. I ragazzi si riposano seduti o distesi sui cuscini e scoprono così una realtà di cura non farmacologica, usata in tutto il mondo nella terapia dell'alzheimer e dei disturbi cognitivi e psichiatrici.
La guerra in cortile
La guerra in cortile. Simulata, per fortuna. In 24 studenti del Calini hanno partecipato al gioco di ruolo organizzato dalla Croce rossa di Brescia sul diritto internazionale umanitario. Obiettivo: insegnare ai ragazzi le principali questioni etiche che si pongono in un conflitto armato.
Due eserciti contrapposti, bombe di carta e armi giocattolo. Una truppa di volontari Cr in tuta mimetica cattura alcuni prigionieri e li sottopone - per finta, s'intende- a torture fisiche e psicologiche (solletico, rumori fastidiosi, spavento...). Dall'artiglieria arrivano i colpi nemici, ma la Croce rossa ha il dovere di soccorrere tutti.
Dopo oltre due ore di conflitto simulato, la messa in scena di un processo contro i criminali di guerra.
Lo spettacolo della natura nella fotografia
Scoprire lo spettacolo della natura attraverso la fotografia. Così ha fatto Alessandra Morgillo, divulgatrice scientifica bresciana diventata anche fotografa grazie alla scienza. «Trovare immagini sulla natura da corredare ai miei articoli era davvero difficile - racconta Morgillo agli studenti del Calini -, così ho iniziato ad arrangiarmi da sola. E ho scoperto che l'obiettivo vede molto meglio degli occhi». Nel corso della conferenza i ragazzi hanno potuto ammirare le splendide immagini della studiosa, accorpate nella raccolta «De rerum natura» e al termine dell'incontro sono stati premiati i vincitori del concorso fotografico interno alla scuola, sul tema della scoperta. Al primo posto Matteo Giorgi, con «Deep», secondo classificato Alessandro Gregori, con «Fuori dalla tana, il mondo», e medaglia di bronzo per Laura Cremaschini e la sua «Fragilità».
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