Dieci pietre sulla soglia delle vittime dei lager

Le «stolpersteine» sono simboli della tragedia saranno poste vicino alle case di chi non è tornato.
Le pietre d'inciampo sulla soglia dove furono catturate le vittime dei lager © www.giornaledibrescia.it
Le pietre d'inciampo sulla soglia dove furono catturate le vittime dei lager © www.giornaledibrescia.it
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Inizia dalla necessità del ricordo il cammino scomodo, interrotto dalle «pietre d’inciampo», le «stolpersteine», voluto a Brescia dalla Cooperativa Cattolico Democratica di Cultura. Dieci pietre, nuova tappa d’una lunga testimonianza che nasce nel 1993, grazie all’impegno pluriennale dell'artista berlinese Gunter Demnig.  Nove a Brescia, una a Collebeato. Pietre simbolo, come le altre 35mila che Gunter ha posato in 750 località del vecchio continente.

Saranno posate venerdì 23 dalle 8.30 alle 12.30 a Brescia e alle 15 a Collebeato per ricordare Mario Ballerio, Roberto Carrara, Angelo Cottinelli, Alberto Dalla Volta, Guido Dalla Volta, Emilio Falconi, Severino Fratus, Domenico Pertica, Andrea Trebeschi, Enrico Brognoli. Viale Venezia, Contrada del Carmine, Via delle Battaglie, Piazza Vittoria, via Bonomelli, via F.lli Ugoni, Collebeato, via Roma.

Giovani usciti di casa e non più tornati. Destinati ai campi di Auschwitz, Mauthausen, Neumarkt, Przemysl, Forbach, campo 2026, Gusen, Dachau e Buchenwald.
 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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