Diciotti, la Diocesi di Brescia pronta ad accogliere i migranti
Non accenna a placarsi la polemica politica, ma una soluzione ai migranti soccorsi sulla nave Diciotti e fatti sbarcare dopo cinque giorni di fermo nel porto di Catania, è stata trovata: ad accoglierne una parte saranno Irlanda e Albania, ma soprattutto a farsi avanti è stata la Conferenza episcopale italiana.
"Non si può far politica sulla pelle dei poveri". Lo ha detto, in un'intervista a Sky tg24, don Ivan Maffeis, il portavoce della Cei. "Il rischio di strumentalizzare i poveri anche laddove giustamente si chiede una risposta corale e condivisa rimane veramente alto - aggiunge Maffeis - Il governo ha usato queste persone per forzare l'Europa ad una risposta, che si è rivelata alquanto parziale, alquanto debole". "Abbiamo deciso di entrare in una situazione di stallo che era ormai diventata insostenibile per tutti. Vedere queste persone su una nave italiana attraccata sulle nostre coste e impossibilitate a scendere era una situazione intollerabile anche dal punto di vista umanitario", ha aggiunto Maffeis spiegando la decisione dei vescovi italiani di accogliere un centinaio di migranti che da giorni erano a bordo della nave Diciotti.
La disponibilità ad accogliere è stata data da diverse diocesi, tra le quali quella di Brescia, guidata dal Vescovo Pierantonio Tremolada che ha incaricato la Caritas diocesana di seguire la questione in vista dell’arrivo di cinque o sei profughi sbarcati dalla Diciotti.
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