Di notte nella città deserta tra polli crudi e mariti sfrattati
Spettrale da un lato, affascinante dall’altro. Di notte, all’epoca del coronavirus e dell’inevitabile «iorestoacasa», Brescia è una città dai due volti. Di giorno continua ad avere una certa vitalità e non potrebbe essere altrimenti, in un territorio dove sono moltissime le attività lavorative che non si sono fermate e i servizi di prima necessità che devono comunque andare avanti.
Di notte, invece, è un’altra storia. Basta qualche ora di pattuglia con la Polizia Locale cittadina per capire che i bresciani, nella stragrande maggioranza, se possono stanno a casa, almeno dopo il tramonto. Anche nelle arterie stradali più trafficate i rumori sono attutiti, si può addirittura ascoltare il silenzio. Qualcuno, una piccola parte, ha violato le normative sperando di farla franca...
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