Di Martino, addio al veleno: «Magistratura politicizzata, lascio»

L'addio al veleno di Di Martino, procuratore capo a Cremona, titolare dell'inchiesta sul calcioscommesse. A Brescia indagò su piazza Loggia
L'AMARO SFOGO DI DI MARTINO: "MAGISTRATURA POLITICIZZATA, LASCIO"
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«La magistratura è troppo politicizzata, me ne vado».

Un addio al veleno, carico di rabbia e delusione quello di Roberto Di Martino, procuratore capo a Cremona, ex sostituto a Brescia e titolare tra le altre dell'inchiesta sulla strage di Piazza della Loggia, e anche del calcioscommesse. Ora è pronto a dire addio alla magistratura chiedendo il pensionamento.

«Va avanti solo chi è schierato», dice dopo aver visto andare in fumo la quarta richiesta presentata al Csm per un ruolo di vertice. 

«Un magistrato può avere un pensiero politico, ma non posso pensare che debba dirlo per fare carriera e invece funziona così. Non guardano nemmeno il curriculum, contano solo le correnti che sono uno strapotere».

«Credo - ha aggiunto Di Martino - di poter dare ancora tanto soprattutto se penso al tema terrorismo, ma forse è presunzione», spiega il procuratore di Cremona. «Sta di fatto che me ne vado dicendo quello che penso e che tutti sanno, ma non dicono».

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