«Detto fatto», su Rai2 la rubrica dello «Speziale» di Brescia

Luca Bonafini, 35 anni, affianca Caterina Balivo nella preparazione di ricette semplici
Luca Bonafini con Caterina Balivo
Luca Bonafini con Caterina Balivo
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Nel cuore di Brescia c’è un cordiale, appassionato e preparatissimo «speziale» che dispensa consigli su come difendersi dai malanni di stagione, preparare marmellate gustose e realizzare prodotti naturali per la pulizia della casa.

Si chiama Luca Bonafini, ha 35 anni, e nell’accogliente bottega in cotto e mattoni al numero 6 di via Antiche Mura vende creme, liquori, birre, olii e tisane: tutti prodotti realizzati con sapienza millenaria nei monasteri italiani e, in alcuni casi, stranieri. Prodotti pensati per persone raffinate, golose, curiose e... romantiche. 

Chi non lo conoscesse ancora può farsi un’idea di lui guardando «Detto fatto», il programma di Rai 2 condotto da Caterina Balivo nel quale il brescianissimo Luca, da alcuni mesi, svolge il ruolo di «tutor» e, circa una volta la settimana, illustra ai telespettatori «ricette semplici - ci racconta con l’eleganza che lo contraddistingue - di prodotti alimentari, per il benessere e per la casa che tutti possono realizzare. Ogni puntata è caratterizzata da un elemento che funge da filo conduttore: l’eucalipto, il peperoncino, la birra... Con l’ingrediente scelto Caterina ed io realizziamo gelatine, tinture, unguenti e molto altro. Inoltre - spiega - presento prodotti monastici e parlo di un monastero». 

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Per lo «speziale» l’esperienza in televisione si rivela puntata dopo puntata sempre più stimolante. «Sono circondato da persone competenti e cortesi - commenta -. E Caterina è così come appare sul piccolo schermo: solare, educata e sensibile. Quando siamo in onda, poi, ha la capacità di mettermi a mio agio: è davvero una professionista».

L’avventura di Luca su Rai 2 è iniziata «in un modo del tutto inaspettato: un giorno - racconta - ho ricevuto una mail da Endemol e l’ho cancellata perché temevo si trattasse di uno spam. Poi, per curiosità sono andato a rileggerla e, fatte alcune verifiche, ho capito che non era affatto uno scherzo».

Così a una prima risposta è seguito un provino a Milano nell’agosto 2017 con la classica (e sempre poco confortante) espressione finale «Le faremo sapere». Dopo mesi di silenzio, a gennaio è arrivata la telefonata inaspettata: «Vieni a Milano, la settimana prossima registriamo». Detto, fatto: con una puntata dedicata alle arance è iniziata l’avventura televisiva dello «speziale». «Un percorso splendido - confessa - che mi sta portando visibilità, ma soprattutto grande affetto».

Luca, dicevamo, abita a Brescia. Dopo il diploma al liceo scientifico Calini, si è iscritto a Ingegneria gestionale. Ma «non ero soddisfatto. Così mi sono trasferito in un monastero di regola benedettina nell’Agro Pontino che si occupava di agricoltura biologica». Lì il giovane ha vissuto per otto anni imparando tantissime cose: «Seguendo i tempi delle stagioni ci dedicavamo alla frutta, agli ortaggi, all’olio d’oliva, alla produzione di mozzarelle di bufala, succhi biologici, confetture, sughi, prodotti sott’olio e molto altro. Quando, poi, queste attività erano ferme facevamo oggetti di artigianato».

Luca, che in quegli anni ha preso i voti, si occupava in particolare del rapporto con i clienti. «Facevo una vita bellissima seguendo i ritmi della terra, ero contento, sereno. Ma sentivo che mi mancava qualcosa». «E quando capisco che le cose non stanno andando come dovrebbero dico basa. L’ho fatto all’università e l’ho fatto dopo otto anni di vista monastica: ho preso il mio bagaglio di esperienze e sono tornato in città». 

A Brescia Luca ha svolto lavori, poi ha aperto «Lo Speziale». Il logo della bottega sintetizza lo spirito dell’attività: ricorda una croce o un fiore al cui centro ci sono due foglie che simboleggiano la natura. Due foglie protette e valorizzate da una struttura ordinata, un po’ rinascimentale, che rappresenta il lavoro umano. Lì lo «speziale» vende i prodotti realizzati nei monasteri italiani (una quarantina) e dell’estero (come i profumi della Provenza e i dolci delle Clarisse di Spagna) e organizza incontri a tema ogni terza domenica del mese. Le prossime novità? Un blog di curiosità e la vendita on line di alcuni prodotti.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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