Detenzione di armi: code e polemiche per i certificati
Code all'Ats. Sono giorni complessi per i detentori di armi da fuoco nel Bresciano.
Sono in molti a denunciare lunghe attese per ritirare le licenze per la detenzione di armi e in Ats, per ottenere il certificato medico da produrre entro domani a Questura e Carabinieri.
«La situazione va avanti da una settimana», riferiscono gli interessati.
La norma prevede che chi detiene armi comuni da sparo (fucili da caccia e pistole) senza essere in possesso di una licenza di porto d’armi, debba produrre ogni 5 anni un certificato medico dal quale risulti che il richiedente «non è affetto da malattie mentali oppure da vizi che ne diminuiscono, anche temporaneamente, la capacità di intendere e di volere».
Il termine fissato dal Questore per la presentazione della certificazione è il 13 settembre, dopo varie proroghe dall’anno scorso. In caso di mancato adempimento, il detentore di armi sarà diffidato a presentare la certificazione entro 60 giorni, trascorsi i quali verrà avviato un procedimento amministrativo finalizzato all’emanazione da parte del Prefetto di un provvedimento di divieto di detenzioni di armi.
La disposizione stabilisce che non sono tenuti alla presentazione dei certificati coloro che sono autorizzati dalla legge a portare armi senza licenza (vertici delle forze di polizia e magistrati) e i collezionisti di armi antiche.
Il certificato rilasciato dall’Ats ha dei costi non indifferenti: a parte quello del certificato anamnestico rilasciato dal proprio medico (dai 20 ai 50 euro) la visita all’Ats costa 38 euro (somma se versata in bollettino ma che aumenta di almeno 8 euro se pagata con bancomat negli uffici) a cui si somma l’acquisto di una marca da bollo da 16 euro.
Quasi 100 euro, quindi, per un adempimento che la maggior parte dei detentori di un’arma, pistola o fucile che sia, ignorano persino di dover soddisfare. La certificazione così ottenuta va quindi presentata in Questura se si abita in città e nelle stazioni dei carabinieri se si risiede in provincia.
Uno dei problemi ad oggi è la prenotazione della visita all’Ats, anche a causa dell’alto numero di richieste da parte dell’utenza e del fatto che la Questura ha ricordato solo il 4 settembre la scadenza perentoria di domani.
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