«Derubato per mesi non ho avuto giustizia per un vizio di forma»

L'amaro racconto di un imprenditore di Flero che ha visto finire in nulla un processo che durava da sei anni
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Derubato, costretto a girare per tribunali per sei anni e alla fine gabbato. L’imprenditore di Flero Massimo Capretti, amministratore delegato di Supermercati Terre Basse (conta cinque punti vendita tra Brescia e Cremona), dopo aver subito furti per migliaia di euro, ha denunciato il ladro ma, per dei vizi di forma, non ha ottenuto giustizia. Nonostante il materiale raccolto, erano stati infatti presentati documenti non corretti per la denuncia.
 
 A raccontare è lo stesso Capretti: «Un vizio di forma nella presentazione della denuncia mi ha impedito di avere giustizia, mandando a monte un processo penale durato sei anni». Secondo l’amministratore, che mostra carte e documenti, per mesi «un italiano è venuto a fare illegalmente la spesa nel mio magazzino: con la sua auto, un paio di volte a settimana, entrava in azienda, caricava i bancali e poi se ne andava».
Una volta scoperti gli ammanchi, per migliaia di euro, sono state svolte delle indagini, che hanno portato a identificare e denunciare il ladro». Un lavoro certosino e puntuale, svolto dalle forze dell’ordine: «Ho segnalato la questione ai carabinieri e, grazie al loro supporto e all’installazione di un costoso sistema di videosorveglianza, siamo riusciti a incastrarlo».
 
Inizia così il processo, passano gli anni e, poco tempo fa, Capretti si presenta in tribunale a Brescia per ascoltare la sentenza, sperando in una condanna.
«Quando l’hanno letta sono trasecolato - ricorda -. Il giudice ha deciso di non procedere nei confronti di un uomo che, per mesi, ha violato la mia proprietà derubandomi perché, nonostante prove inconfutabili, il documento di denuncia presentava dei vizi nella forma».
Capretti oggi è talmente amareggiato che ha già deciso di non avviare l’azione civile per ottenere il risarcimento dei danni.  

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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