Depuratore del Garda: «Nessuna ipotesi è stata esclusa»
Al momento l’unica ipotesi sul tavolo rimane il progetto che prevede la realizzazione degli impianti di Gavardo e Montichiari per la depurazione del lago di Garda. Così come deciso dal commissario straordinario, l’allora prefetto di Brescia, Attilio Visconti. Ma l’intenso lavoro di mediazione e dialogo con le istituzioni da parte dei rappresentanti del «Presidio 9 agosto», che da 516 giorni con oggi manifestano in piazza Paolo VI, di fronte il porticato del Broletto, comincia a dare buoni frutti.
Dopo lo stanziamento di 70mila euro votato dal Consiglio regionale lo scorso 20 dicembre per la realizzazione di uno studio sullo stato ecologico del fiume Chiese, mercoledì scorso alcuni referenti del presidio hanno incontrato la prefetta Maria Rosaria Laganà, alla quale hanno chiesto la sospensione delle procedure di progettazione dei due depuratori Gavardo e Montichiari, in attesa di avere i risultati dello studio. Richiesta bocciata dalla perfetta che «ha dichiarato di non poter e non voler agire per fermare la progettazione - scrivono in una nota gli ambientalisti - affermando che spetterà semmai a Regione Lombardia esprimersi in merito al progetto».
Laganà ha anche informato i portavoce del Presidio che il progetto è diviso in due lotti, «il primo riguardante il collettamento dei reflui e il secondo riguardante la depurazione». Con la prefetta sarebbe stato condiviso però di realizzare la progettazione del collettamento dei reflui senza escludere l’ipotesi di poter successivamente deviare le condutture verso il fiume Mincio, anziché verso il fiume Chiese come attualmente previsto. Aspetto questo che, riporta la nota, la prefetta si sarebbe riservata di approfondire insieme ai tecnici di Acque Bresciane.
L’incontro, dicono dal presidio, si è svolto comunque in un clima dai toni cordiali e «la Commissaria - conclude la nota - non ha nascosto un apprezzamento nei confronti del lavoro che stiamo svolgendo, che a suo dire, ha contribuito positivamente a mantenere altissima l’attenzione sull’impatto ambientale dell’opera».
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