Dalla Russia con amore per la danza in acqua
BRESCIA In poco più di un anno sono già 35 le allieve (dai 7 ai 16 anni) della Russian Synchro School di Brescia, la scuola di nuoto sincronizzato fondata alla piscina comunale di via Lamarmora da Julia Kochetova (tecnico con brevetto Fin) e dalla sorella Jane (brevetto russo di tecnico nazionale), pluricampionesse a livello giovanile di una disciplina affascinante quanto impegnativa.
Con lezioni in acqua più volte alla settimana e percorsi differenziati fra agoniste e praticanti, Julia e Jane, forti dell'esperienza maturata nel loro paese dove il nuoto sincronizzato è una tradizione consolidata, si pongono l'obiettivo di fare di Brescia un polo di livello nazionale. E magari sfornare qualche atleta azzurra che possa partecipare alle Olimpiadi del 2020.
Un sogno possibile secondo il presidente del sodalizio, Giuseppe Schiano che per ora guarda con realistico ottimismo alla crescita del movimento bresciano: «Alle nostre allieve offriamo i corsi nelle ore fornite dall'Europa sporting Club principalmente per farle divertire senza forzare in alcun modo l'agonismo. Nello stesso tempo partecipiamo alle prime gare per ottenere i punteggi che si esprimono in stelle e fanno crescere di considerazione la nostra scuola».
Caratteristica fondamentale per approcciarsi a questo sport è sapersi muovere bene in acqua per compiere evoluzioni «sempre con il sorriso».
«Il sorriso che si nota sulle atlete mentre si compiono gli esercizi - spiega la maestra Julia - maschera lo sforzo intenso in vasca. Ma l'esercizio delle atlete è vissuto con passione, seguendo la musica, muovendo il corpo in armonia come fanno le ballerine o le pattinatrici».
«Molte volte scendo in acqua con le ragazze - spiega Julia - per mostrare loro come si compiono gli esercizi. Credo fermamente nelle potenzialità di crescita del nuoto sincronizzato italiano. In Russia c'è tradizione per questo sport con scuole organizzate e tanta disciplina. In Italia siamo agli esordi del movimento, ma le ragazze italiane, a differenza di quelle dell'Est, sono più appassionate a quello che fanno e anche più determinate, se convinte della bontà di quanto stanno facendo, nel raggiungere determinati obiettivi». A questa disciplina si stanno interessando anche i corpi militari che offrono la possibilità agli atleti in età adulta di proseguire nella pratica sportiva con uno stipendio che garantisce un certo orizzonte agonistico.
Il divertimento, soprattutto fra le più giovani, è l'ingrediente base tenendo però presenti le caratteristiche che deve avere una nuotatrice di sincronizzato: «essere più forte di una nuotatrice, con più grazia di una ballerina, più elastica di una ginnasta e più brava di una tuffatrice - spiega Julia, ovvero l'eccellenza fatta persona. Ma sempre con il sorriso sulle labbra.
Paolo Venturini
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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