Dalla Regione oltre 7 milioni di euro per Bergamo Brescia Capitale italiana della cultura
Più di 7 milioni di euro per Bergamo Brescia Capitale italiana della cultura 2023. A tanto ammonta il fondo stanziato da Regione Lombardia, come comunica una nota inviata in tarda serata dalla giunta regionale in seguito alla presentazione delle opere finanziate con fondi regionali.
A questi andranno aggiunti altri 3.185.000 euro per progetti di riqualificazione di istituti e luoghi della cultura nel Bresciano tramite bando e per lo stesso fine un milione per Bergamo. In totale quindi, il finanziamento per l'iniziativa arriverà a 11.800.000 euro.
In provincia di Bergamo i fondi regionali serviranno per la riqualificazione e messa in sicurezza del patrimonio storico del Comune di Martinengo (400mila euro), la manutenzione straordinaria della biblioteca di Ciserano (35mila), la manutenzione straordinaria dell’Anfiteatro di Parco Rocca al Comune di Cologno al Serio (35mila), la manutenzione straordinaria del Museo Arte Tempo al Comune di Clusone (200mila). E ancora un intervento di recupero funzionale e messa in sicurezza dell’immobile ex carceri al Comune di Lovere (1.885.000) e la manutenzione straordinaria per il rifacimento del manto di copertura dei padiglioni Centrale - Nord/Est e Nord del Monastero di SS. Trinità al Comune di Serina (100.000), per un totale di 2.655.000 euro.
La polemica
«Fin dall’inizio - ha ricordato l’assessore all’Autonomia e Cultura Stefano Galli - abbiamo sposato e creduto in un progetto che darà lustro a questi territori e, più in generale, all’intera Lombardia esaltandone il vastissimo e consistente patrimonio culturale, che si configura davvero come un grande attrattore da valorizzare».
«Abbiamo fatto investimenti consistenti e ci abbiamo creduto fin da subito» ha aggiunto Galli, affiancato dal candidato sindaco di Brescia Fabio Rolfi, Viviana Beccalossi e l’on. Davide Caparini. Galli però non risparmia critiche ai ritardi dell’organizzazione: «Il Progetto Brescia Bergamo è arrivato - ha detto Galli - dopo il riconoscimento del Ministero». Per Rolfi, poi, serve più coesione col territorio: «Brescia deve uscire dalla sua autoreferenzialità - ha detto - perché è una città con una vocazione sovracomunale». Per questo il candidato sindaco propone di estendere l’ingresso gratuito ai musei cittadini non solo ai residenti in città, ma a tutti i bresciani. «Ancor più - ha aggiunto Beccalossi - alla luce del fatto che molti bresciani abitano in comuni dell’hinterland e non solo». Rolfi ha chiesto anche intercettare il turismo del Garda, ora dirottato su Verona o Mantova, e chiarezza sugli investimenti di Regione per il Musil e l’ascensore del Castello.
Galli ha infine proposto che il sistema Capitali della cultura venga rivisto: «L’investimento è sia sul patrimonio che sugli eventi ed è un’indecisione che non paga»
Non si è fatta attendere la replica dei capigruppo di maggioranza in Loggia: «Siamo stupiti e sbalorditi dalla mancanza di istituzionalità di Regione Lombardia - si legge nel comunicato firmato da Brescia per Passione, Sinistra a Brescia, Pd e Civica Del Bono - che cerca polemica politica su quella che è una grande occasione». E continua: «L’utilizzo delle istituzioni per fare campagna elettorale è di per sé scorretto».
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