Dalla Regione in arrivo 160 nuovi treni, ma i disagi continuano
Dopo un giugno bollente (non solo per il caldo, ma anche per le proteste dei pendolari), la Regione ha calato un asso annunciando ieri d’aver messo a disposizione oltre 1,6 miliardi di euro per comprare 160 nuovi treni. Di questi, il 65% saranno treni suburbani ad alta capacità, destinati alle Linee S e al Passante ferroviario di Milano, mentre il 15% saranno regionali a trazione diesel per le linee non elettrificate della Lombardia, tra cui anche quelli per l’area di Brescia. Il resto sarà per le altre linee regionali.
Oggi i treni in servizio in Lombardia sono 350, di cui circa la metà è nuova (entrata in servizio dopo il 2007); il resto risale al 1975-1990 ed è quello che sarà sostituito col nuovo finanziamento, le cui gare saranno bandite entro il 2017, con tempi di consegna dei primi treni a due anni dalla sottoscrizione dei contratti di fornitura.
I disagi per i pendolari, però, nel frattempo continuano. Ritardi si sono verificati lunedì anche sulla tratta Brescia-Parma: il treno delle 13.54, è stato soppresso per un guasto, con conseguente cancellazione anche la corsa di ritorno da Parma delle 16.22. Molti passeggeri hanno così ripiegato sul bus sostitutivo, che però non hanno visto. L’odissea è proseguita ancora, visto che il treno successivo delle 17.08 in questo periodo non circola e quello delle 17.52, seppur partito, a circa 300 metri dalla stazione si è fermato per un guasto ed è quindi stato riportato in stazione. Alla fine i passeggeri sono ripartiti alle 18.22.
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