Dalla poligamia alla violenza: il caso finisce in tribunale

Poligamia, gelosia e violenza: gli ingredienti della vicenda finita in tribunale
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Accettare la poligamia, a parole, ma pentirsene nei fatti. E' quanto accaduto ad una donna di origine senegalese accecata dalla gelosia nei confronti del marito, 45enne da vent’anni in Italia, con il quale ha avuto cinque figli e che un mese fa è diventato nuovamente padre. Ma da una donna diversa, la sua seconda moglie appunto.

Proprio la nascita del bambino, concepito in Senegal durante un viaggio ad agosto scorso, ha fatto scoppiare un litigio furibondo tra marito e prima moglie con conseguente arresto dell’uomo. “Ha continuato ad offendermi, non accettava la situazione e, stanco di subire, l’ho colpita con un pugno” ha ammesso l'uomo.

Ci sarebbe però di più, perchè sabato pomeriggio in un appartamento in via Alghisi in città, dove vive la prima famiglia dell’uomo, stando al racconto della vittima, il marito oramai fuori controllo avrebbe preso sotto il braccio la figlia maggiore puntandole il coltello alla gola.

“Se non la smetti di offendermi la uccido” avrebbe detto il senegalese. Minaccia fatta mettere a verbale dalla vittima. “Non è vero, figuriamoci se faccio del male a mia figlia” si è difeso davanti al giudice assistito dal suo legale, l’avvocato Luca Broli. Il pm ha disposto il divieto di avvicinamento alla casa di famiglia sul quale il gip Carlo Bianchetti deve ancora pronunciarsi.      

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