Dalla carrozzina alla «corsa» di oltre 1 km grazie a un robot
Camminare è la cosa più fisiologica che ci sia ma per chi, a seguito di un incidente, ha perso l’uso delle gambe non lo è affatto. Non più. Ora tuttavia un nuovo ritrovato sembra rimettere ora in discussione la cosa.
Per questo la prima edizione della Rewalk Race ha un che di unico. E' quella che si è svolta questa mattina a Brescia, in occasione del trentennale della Casa di Cura Domus Salutis, prima struttura italiana ad interessarsi sei anni fa al dispositivo prodotto da una azienda israeliana.
Nove "rewalk" - ossia persone tornate a camminare - hanno indossato questa mattina lo speciale esoscheletro e hanno camminato per 1 km e 100 metri dimostrando che ciò è possibile.
I sette uomini e le due donne - colpiti da lesioni spinali - grazie allo speciale "robot indossabile" hanno percorso autonomamente il tracciato previsto.
I benefici per chi usa questa apparecchiatura sono molti, sia a livello fisico che mentale. Il problema di questo dispositivo, però, è il costo, al momento ancora elevato e interamente a carico del paziente, non essendo ancora incluso tra le prescrizioni coperte dal servizio sanitario.
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