Dal Ring a Mazzano, 20 km di inseguimento alla Blues Brothers

Zig zag nel traffico, tentativi di speronamento, semafori rossi, contromano ripetuti e fuga a folle velocità tra Brescia e Mazzano
INSEGUIMENTO DA BRIVIDI
AA

Una caccia all'uomo durata 19 km. Da via Tartaglia, sul ring cittadino, sino alla Statale 45 bis, in territorio di Mazzano. Con almeno una dozzina di agenti di due distinte Polizie Locali - quelle di Brescia e di Mazzano - impegnate nel tentativo di fermare un pick up che ha seminato il panico per mezza città, in Tangenziale Sud e infine sulla Gardesana.

E' accaduto la scorsa settimana. E tutto ha avuto inizio quando, dietro la segnalazione di una automobilista, due agenti motociclisti della Locale cittadina hanno intercettato fra via Tartaglia e via Ugoni, un pick up Mitsubishi di colore bianco che procedeva a zig zag tra le auto a velocità elevata. Quando il mezzo ha svoltato in via Milano e si è fermato al semaforo di via del Sebino, gli agenti si sono accostati e hanno intimato al 70enne di casa a Nuvolento che era al volante del veicolo di accostare.

Agli insulti in dialetto è seguita la ripartenza. E la caccia all'uomo ha preso il via. A quanto riporta una nota del Comando, sono state scene degne di inseguimenti da pellicole holliwoodiane stile Blues Brothers quelle seguite: il 70enne ha tentato di travolgere uno dei due agenti che con la moto gli era andato avanti di alcuni metri nel tentativo di bloccarlo. Poi ha imboccato strade contromano, passato semafori col rosso, attraversato incroci senza fermarsi, incurante degli agenti che lo inseguivano.

E' riuscito a raggiungere via Dalmazia e da lì la Tangenziale Sud, dove non ha esitato a tentare di speronare un'autopattuglia della Locale nel frattempo sopraggiunta. Avanti, in direzione Verona, sino a Mazzano. Dove una pattuglia dei vigili locali lo attendeva al varco. Ma il 70enne ha driblato pure quella, passando su un'aiuola spartitraffico. 

La folle corsa dell'uomo si è conclusa solo quando ha imboccato una strada senza uscita che dà accesso ad un'azienda di lavorazione del marmo: neppure allora però l'uomo ha ceduto. E gli agenti hanno dovuto farlo scendere a forza dal pick up schivando i colpi.

Rifiutati i test per alcol e droga, è risultato senza patente dal 19 giugno perché già fermato con patente scaduta. Per lui è stato disposto il Trattamento sanitario obbligatorio (Tso) con ricovero in Psichiatria. La Procura ne ha poi disposto la remissione in libertà. Sequestrato il pick up e presentato un conto salato: a lui verrà contestata ogni singola infrazione commessa nel corso della folle fuga durata 20 km.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato