Dal riciclaggio a documenti falsi: 16 arresti, oltre 100 nei guai

Maxi operazione della Guardia di Finanza per sgominare un gruppo criminale tra Brescia e Bergamo attivo in molti settori
RICICLAGGIO E USURA, 5 ARRESTI
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Riciclaggio, usura, truffa, appropriazione indebita, estorsione e contraffazione. Ma anche falso e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Sono i reati che figurano nel quadro di un'articolata indagine del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bergamo che ha portato, dopo l'arresto in flagranza di 11 persone e la denuncia di altre 95, all'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare per altri cinque soggetti.

Tutti bresciani e bergamaschi i destinatari della misura disposta dal gip di Beragmo dopo l'inchiesta sviluppata al di là dell'Oglio a partire dalla denuncia di due correntisti di Poste Italiane, che si erano visti svuotare, grazie alla «clonazione» del loro libretto postale e all’utilizzo di documenti contraffatti, l’intero saldo di un libretto, oltre 300.000 euro, i risparmi di una vita. 

  • Documenti falsi, denaro e carte clonate sequestrati dalla GdF
    Documenti falsi, denaro e carte clonate sequestrati dalla GdF
  • Documenti falsi, denaro e carte clonate sequestrati dalla GdF
    Documenti falsi, denaro e carte clonate sequestrati dalla GdF

Le Fiamme Gialle partendo dall'episodio sono risaliti al gruppo criminale composto da soggetti già noti alle forze dell'ordine, bresciani e bergamaschi, che avevano base operativa ad Azzano San Paolo, nella Bergamasca, dove disponevano di una stamperia professionale clandestina utilizzata per creare documenti d’identità contraffatti (carte d’identità, sia cartacee che in formato elettronico, patenti di guida, codici fiscali) e a clonare carte di credito/debito e bancomat. 

Tutti documenti - a quanto rilevato dagli investigatori con intercettazioni, pedinamenti e una lunga attività di indagine - che consentivano loro di noleggiare auto e camper che venivano poi rivenduti all'estero una volta contraffatti i relativi documenti. I soldi della vendita venivano poi riportati in Italia da «corrieri», che sono poi stati arrestati con l'accusa di riciclaggio per un valore di oltre 2,5 milioni di euro.

Non solo. Le indagini hanno condotto anche alla scoperta di diversi casi di estorsione ed usura con l’arresto in flagranza dell’estorsore e la denuncia di un soggetto dedito alla concessione di prestiti con tassi fino al 552%

E ancora: i militari hanno scoperto anche come lo stesso sodalizio criminale fosse dedito al favoreggiamento all’immigrazione clandestina: sarebbero 60 i soggetti extracomunitari che, in virtù di false assunzioni attestanti il loro inserimento nel mondo del lavoro, hanno ottenuto il rilascio del relativo permesso di soggiorno.

E’ scattata anche la denuncia per ricettazione di banconote false e lingotti d’oro, da parte di un faccendiere dedito a truffe finanziarie con la complicità dell’amministratore di una concessionaria di moto.

Ingente l'entità dei sequestri avvenuti nel corso dell'inchiesta: 628.917 euro in titoli al portatore e 67.000 euro in contanti, 4 lingotti d’oro ed 1 d’argento, 250 carte di credito/bancomat clonate, numerosi documenti d’Identità contraffatti, 14 orologi di marca e di provenienza illecita, 5 autovetture, 40 Smartphone, 20 computer, numerosi campioni di banconote estere da contraffare, un disturbatore di segnale gps usati per depistare le indagini, 1 pistola con matricola abrasa, oltre a 130 proiettili, 2 pugnali da combattimento illegalmente detenuti e un sigillo di Stato contraffatto, un’ampia scorta di materiale necessario a produrre documenti e carte contraffatti e la stessa stamperia clandestina.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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