Dal presidio al corteo, Brescia e il «sabato» ad alta tensione

Da un lato le indagini. Dall'altro le manifestazioni di piazza. Il sabato che già si preannunciava potenzialmente a rischio nel cuore della Leonessa ha visto aggiungersi tensione dopo l’attentato incendiario dell’altra notte al centro sociale Magazzino 47.

In una giornata che anche in vari capoluoghi d'Italia appare incandescente nonostante il freddo gelido portato da Burian, in mattinata al Carmine si è tenuto il presidio, trasformatosi poi in un corteo, che gli antagonisti avevano promosso già la scorsa settimana per contrastare il gazebo di Forza Nuova e che, dopo l’incendio doloso, si è trasformato in una mobilitazione antifascista permanente.

Per scongiurare un ulteriore innalzamento della tensione, Forza Nuova aveva annunciato già ieri sera di rinunciare volontariamente alla propria iniziativa mentre il presidio degli antagonisti è stato confermato.

Il corteo di questa mattina - preceduto nella serata di ieri da un'ulteriore manifestazione per le vie del centro storico - è sfilato nel quartiere del Carmine, lanciando slogan e rilanciando l’appuntamento per il corteo del pomeriggio in cui antagonisti e antifascisti saranno al fianco delle comunità Rom e Sinti colpite da analoghi episodi di incendi dolosi.

Per nessuno dei due episodi al momento sono stati individuati dalle forze dell’ordine presunti colpevoli.