Dal Comune di Rezzato il dossier contro la discarica Castella
Il Comune di Rezzato stila un corposo dossier di pareri ostativi e lo invia alla Provincia di Brescia preposta a valutare la richiesta della società «La Castella srl» (partecipata al 50% dalla multiutility Garda Uno Spa di Padenghe, a sua volta partecipata dalla Provincia con il 9,76%) di realizzare una discarica di rifiuti non pericolosi in località cascina Castella, a sud di Rezzato sul confine con Buffalora.
Per la terza volta nell’arco di un decennio, la società ha presentato a Provincia e Regione una nuova richiest, che ricalca il progetto da 905 mila mc rigettato lo scorso anno in via definitiva dal Consiglio di Stato. Una partita che il Comune di Rezzato inizia a giocare presentando uno studio geologico, supportato da aspetti giuridici, per mettere in evidenza i punti deboli e gli errori di valutazione contenuti nella richiesta. Un punto riguarda la qualità dell’aria: «Nel raggio di 5 chilometri - si legge nel documento - esistono già numerose discariche che incidono in modo significativo sia in termini di pressione ambientale, che di volumetria e tipologia di rifiuti sul territorio già pesantemente segnato. Secondo il Comune la Castella aggraverebbe ulteriormente questi aspetti, se si pensa ad esempio che i valori di Pm10 registrati a Rezzato superano sempre ampiamente i parametri di legge.
Tra i temi toccati dal dossier ci sono: falde acquifere, flora e fauna, recupero ambientale e paesaggistico, istituzione del Plis. I tecnici ribadiscono che la destinazione finale dell’area di cava che rientra nell’Ateg25 è «sportivo-ricreativa», ed è già inserita nel Pgt, in linea anche con il Piano provinciale cave (Ppc), che prevede una destinazione finale «ad uso agricolo, naturalistico e a verde pubblico attrezzato», con conseguente riqualificazione dell’area. Anche il ritombamento del sito sarebbe in contrasto con il Pgt comunale di Rezzato e, il suo riempimento, stando al documento, supererebbe le altezze previste dal piano di campagna. L’Amministrazione di Rezzato invita la Provincia a richiedere i pareri ostativi anche ai Comuni di Brescia, Borgosatollo, Castenedolo e Mazzano con i quali condivide questa lotta, che si prospetta lunga.
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