Dai sacchi di juta ai pos wireless: sono i postini 2.0

Offerta al cittadino il servizio che gli occorre, evitando lunghe code e attese
Poste, il battaglione dei postini telematici
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Dai sacchi di juta ai pos wireless: arriva in città il postino telematico.
La nostra città diventa sempre più tecnologica, tanto che è stata una delle prime ad avere in dotazione il palmare che ormai hanno la maggior parte dei postini. Tra Brescia e provincia sono 654 i portalettere dei quali 554 telematici.

Loredana Mercurio, portalettere da sei anni, spiega come abbia sempre utilizzato il piccolo computer con la stampante associata, ma il pos wireless è una novità anche per lei.
Introdotto a Brescia nel 2013, ha iniziato ad essere adottato dai primi mesi del 2014, dopo una fase sperimentale e dei corsi di formazione. 

Ma come si usano e a cosa servono questi nuovi strumenti?
Il postino viene intercettato fuori dalle abitazioni, oppure anche su appuntamento chiamando il numero verde (803.160).
Verrà offerta al cittadino il servizio che gli occorre, evitandogli lunghe code e attese. Pagare un bollettino, spedire raccomandate o ricaricare la post pay non è mai stato tanto semplice.

«Se siamo in zona possiamo essere anche bloccati in strada» spiega Lorena. Il servizio, infatti, può avvenire anche on the road, fermando il portalettere telematico che effettuerà l’operazione richiesta.
«L’obiettivo è andare incontro alle nuove esigenze dei clienti, sempre più impegnati» sottolinea Marco Siri, responsabile regionale del recapito.

Certo ci sono ancora degli aspetti da migliorare, come dice Giovanni Punzi, segretario del sindacato postale Slp-Cisl.
Ad esempio, a volte, può capitare che il pos non abbia linea e che le operazioni non si possano svolgere; inoltre gli orari delle consegne dovrebbero comprendere anche le ore pomeridiane in modo da andare incontro alle esigenze di tutti.
 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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