Da Vaia all’insetto che divora le piante: «Ma il bosco bresciano tornerà»

A Milano protagoniste le valli bresciane. L’assessore Rolfi: «Così rinascerà il paesaggio»
VAIA, 18 MLN PER IL RIPRISTINO
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Più della metà, sui 50 milioni complessivi in tutta la Lombardia, di danni diretti della tempesta Vaia del 2018 riguarda la nostra provincia, le tre valli e più massicciamente la Valcamonica quando si parla di conseguenze dirette. Vaia ha causato gravi danneggiamenti al patrimonio forestale lombardo, soprattutto nelle zone montane di Brescia, Sondrio, Bergamo e Lecco.

Fondi

Pirellone e Protezione civile nazionale hanno stanziato in totale per la nostra regione 27 milioni di euro per il ripristino del patrimonio arboreo e forestale danneggiato: 18.417.217 dalla Protezione Civile, 4.070.634 dal Programma di Sviluppo rurale, 4 milioni dai Fondi misure forestali, 500mila euro da altri fondi. Dei 27 milioni, 18 sono indirizzati alla nostra provincia. «Sono stati danneggiati 2.210 ettari in Lombardia, lo 0,4% delle foreste lombarde con il 12% dei Comuni coinvolti, nel complesso 186. Vaia ha colpito l’1,5% delle peccete, le foreste di abete rosso. In provincia di Brescia sono stati danneggiati 1.341 ettari sui 2.210 lombardi», spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Fabio Rolfi, che con il suo assessorato ha organizzato oggi a Milano all’auditorium Testori il convegno «La foresta ritornerà. Dalla devastazione di Vaia alla rinascita del paesaggio».

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Resilienza

Rolfi prosegue: «Con il convegno abbiamo voluto ricordare non solo che cosa è successo, ma anche come essere più resilienti pure rispetto al cambiamento climatico, il modo in cui si possono cambiare i modelli gestionali delle foreste». Oltre ai danni diretti di Vaia ci sono quelli indiretti che nel Bresciano hanno colpito le tre valli e in modo più incisivo Valtrompia e Valsabbia. «Parliamo dell’impatto sul valore paesaggistico, sugli ecostistemi e soprattutto della diffusione di un insetto autoctono, il bostrico, che con il caldo e il legno che marcisce a terra sta proliferando - precisa Rolfi - .Vaia ha contribuito alla diffusione massiccia del bostrico tra i boschi lombardi. Il bostrico danneggia gravemente le piante, in particolare quelle sofferenti per caldo, siccità o eventi meteo. Sta divorando tutte le zone con abete rosso, piantato nei decenni passati anche in posizioni altimetriche inidonee, in zone non autoctone. I danni da bostrico nella nostra Regione ammontano a 100 milioni di euro, di cui il 40% circa in provincia di Brescia».

Emergenza nazionale

Con i fondi e gli interventi messi in campo dalla Regione, sono stati bonificati dal bostrico circa 400 ettari di boschi disseccati. «E chiaro che si tratta di un’emergenza nazionale e come tale va trattata - conclude l’assessore - . Chiederemo al Governo di mettere la lotta al bostrico tra le priorità. Le foreste, così come si è fatto per il mare, devono essere messe al centro di una politica nuova, attenta, sinergica, perché rappresentano un grande patrimonio dell’Italia che va salvaguardato».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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