Da querela a querelle: «Quella denuncia è politica»

Uno degli agenti che ha denunciato l'assessore Morelli milita nella Lega: "Ma non ho strumentalizzato la vicenda".
Assessore portata denunciata dai vigili
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La multa c’è stata. Ed è stata pagata. La reazione davanti agli agenti è stata particolarmente accesa, ed è stata seguita dalle scuse. Ma il caso Morelli è tutt’altro che chiuso. Perché se è vero che la titolare dell’Istruzione in Loggia è stata pizzicata al telefono mentre guidava e che sulle prime abbia usato un tono da "lei non sa chi sono io" davanti ai poliziotti della Locale, dichiarandosi poi dispiaciuta in una mail inviata ai due, dopo la denuncia per diffamazione aggravata e oltraggio la vicenda assume contorni più nettamente politici.
 
È l’avvocato Lorenzo Cinquepalmi, difensore dell’assessore (entrambi erano candidati nella lista Castelletti Sindaco nel 2008), a denunciare la «strumentalizzazione da parte della Lega Nord». «È una querela politica», dichiara..
 
Uno dei due agenti, Oscar Saetti, risulta candidato per il Carroccio come consigliere nel Comune di Bedizzole alle ultime elezioni amministrative, nella lista «Prima Bedizzole», in cui confluivano anche Fratelli d'Italia e Forza Italia. La denuncia proverrebbe dunque, secondo la ricostruzione di Cinquepalmi, da una parte politicizzata della Polizia Locale di Brescia. Che rientrava, come settore, nelle competenze dell’assessorato in mano a Fabio Rolfi, ora consigliere regionale, tra il 2008 e il 2013.
 
Per l’interessato l’accusa di aver strumentalizzato la vicenda è da respingere appieno. «Una cosa è il lavoro, un’altra è la politica», spiega al telefono. Il suo legale, Luca Dagnoli, fa inoltre notare che la tesi della strumentalizzazione «appare vieppiù puerile se si osserva che i fatti sono stati denunziati - sempre nel termini di Legge - successivamente alla tornata elettorale amministrativa di maggio 2014. E allora viene da chiedersi "che c'azzecca?" una presunta querela 'politicizzata' dopo le elezioni politiche amministrative?».
 
L'avvocato Cinquepalmi, dal canto suo, presenta però il verbale del consiglio comunale del 12 maggio in cui venne discusso il caso Morelli con un’interrogazione di Nicola Gallizioli e Massimo Tacconi, rispettivamente capogruppo e consigliere della Lega Nord in Loggia. Lo stesso Tacconi, in un passaggio del suo intervento sul tema, preannunciava la possibilità che da parte dei vigili arrivasse una denuncia nei confronti dell’assessore. «La querela risale a inizio giugno, come faceva a saperlo in anticipo?», si chiede Cinquepalmi.
 
Il tema, in fondo, non è nuovo. Adriano Paroli, in occasione delle multe per eccesso di velocità, poi pagate dal Comune, avanzò il sospetto che una parte schierata politicamente degli impiegati comunali avesse agito contro di lui, accusando un dipendente di aver fatto da talpa in virtù della sua appartenenza partitica. Accusa ritirata e rientrata, ma non per questo fece meno rumore. Ora si ripropone una situazione simile, anche se le parti coinvolte sono sostanzialmente di segno opposto, dal centrodestra al centrosinistra e viceversa. La differenza, però, è che la denuncia c’è. E che ora l’assessore Morelli sta valutando come difendersi. A partire dalla nomina dell’avvocato. 
 
Emanuele Galesi

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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