Da dieci anni sulle «Tracce» di storia, arte e migrazioni

L’associazione festeggia due lustri contrassegnati da 56 iniziative e attività per la collettività
Il ricordo. Un scatto dell’alluvione del 4 novembre 1966
Il ricordo. Un scatto dell’alluvione del 4 novembre 1966
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Un compleanno importante per un gruppo che, da dieci anni, si impegna per diffondere e promuovere riflessioni culturali sul territorio. Una storia decennale. A Castel Mella è attiva infatti, dal 2008, l’associazione culturale Tracce: ed è la presidente Vania Giacomelli a spiegare quante e quali tematiche sono state affrontate nel corso di questi due lustri: «Abbiamo proposto 56 diverse iniziative, cercando di creare occasioni e sputi di riflessioni su argomenti anche molto attuali.

Negli anni ci siamo occupati, per esempio, del Risorgimento, del ruolo della donna nella storia e nell’arte, della violenza sulle donne, dell’istruzione scolastica, dei linguaggi musicali, della genitorialità, dell’immigrazione e dell’interculturalismo». E poi ancora viaggi, ecologia e il consumo di territorio, la non-violenza, il medio-oriente e il terrorismo, il testamento biologico, i social network e l’intelligenza artificiale. Una proposta varia e ampia, le iniziative, sotto forma di conferenze, spettacoli teatrali, proiezioni di fotografie, ascolti guidati o filmati, sono state realizzate grazie al contributo di numerosi esperti e professionisti. Ma l’associazione Tracce, oltre a questa parte strettamente legata all’attualità, possiede anche «un'anima» storica e di ricerca: nell’intento di riservare un’attenzione particolare al rapporto con il territorio, il gruppo ha infatti avviato, a partire dal 2013 e in collaborazione con il Comune di Castel Mella, il progetto «Gente di terra e di fiume», finalizzato alla creazione di un archivio comunale sulla storia locale in cui raccogliere testimonianze sotto forma di interviste videoregistrate o di fotografie storiche tratte dalle raccolte familiari. Il patrimonio.

Il risultato del lavoro svolto viene restituito alla comunità, con cadenza solitamente annuale, attraverso iniziative pubbliche che hanno riscontrato un forte apprezzamento da parte dei cittadini. «Questo perché - ha spiegato Giacomelli - abbiamo notato che Castel Mella negli ultimi decenni il paese è andato incontro a una profonda trasformazione, da paese tipicamente rurale a centro che trattiene le molteplici opportunità e le complesse problematiche della fascia periurbana». Tante poi le collaborazioni con le altre associazioni del paese, il gruppo è in questo periodo impegnato nell’organizzazione di alcune iniziative autunnali, che riguarderanno il continente africano, scenario di sconvolgenti fenomeni demografici, ed il mondo del lavoro, caratterizzato da una crescente precarietà.

Un’associazione calata nella realtà, consapevole di quali e quante sono le trasformazioni dell’epoca moderna, che affronta temi di attualità ma che non dimentica attenzione alla storia del territorio.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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