Da Brescia alla provincia al via la giornata del patrimonio
Palazzo Martinengo al centro della scena. Succederà domani, venerdì, dalle 18 alle 22, in occasione della Giornata europea del patrimonio, manifestazione promossa dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione europea per potenziare e favorire il dialogo in ambito culturale tra le nazioni del Vecchio continente. Nel fine settimana appuntamenti in tutta la provincia.
Come in passato, seguendo il filo conduttore che ha portato il Broletto con la sua Fondazione Provincia di Brescia Eventi a progettare una speciale serata immersi nella storia di palazzo Martinengo Cesaresco. Uno straordinario racconto che rende bene l’idea della ricchezza e della dimensione storica di questo luogo attraverso le sue trasformazioni, partendo dall’installazione di un giardino verticale al civico 30 di via Musei, ispirato all’opera «Composition A» di Mondrian, con letture e accompagnamento musicale a ritroso nel tempo dal grande pittore dell’astrattismo alla giovane moglie del conte Martinengo che passeggia nel giardino secentesco, alle vacanze alle terme di una ragazza «galla» di epoca romana. Momenti che raccontano di «Vite di palazzo» (performance alle 19.15 con repliche alla 20.15 e 21.15) aperte a tutti, mentre i volontari del Touring club, che dal 2010 tengono aperto palazzo Martinengo, saranno dalle 18 alle 22, nel Brixia Light Box per accompagnare i visitatori.
«I dati registrati delle presenze sono decisamente incoraggianti con cifre in crescita - ha spiegato Giuseppe Ge, console del Touring Club -. Ad oggi abbiamo già riempito tre libri firma e siamo solo a settembre». «È stato un anno per approfondire il nostro patrimonio culturale, in tutte le sue manifestazioni materiali, immateriali e digitali - ha spiegato Ambrogio Paiardi, capo di gabinetto della presidenza della Provincia -, quale espressione della diversità culturale europea ed elemento centrale del dialogo interculturale». Un anno, dunque, per riflettere e dialogare sul valore che il patrimonio culturale riveste per la nostra società. «Un anno che non si esaurisce di certo - ha aggiunto Nicoletta Bontempi, presidente della Fondazione - ma che stimola a godere sempre più del nostro patrimonio imparando ad averne cura, perché ci racconta storie, viene costantemente reinterpretato, è in continua evoluzione».
La Provincia non si sottrae a questo onere e tra i progetti che sta portando a compimento vi è anche il restauro di due sale, proprio vicino al giardino al centro della Giornata del patrimonio, dove sono stati individuati reperti pavimentali dell’Età del Ferro. Prosegue l’oneroso iter di salvaguardia delle tracce del passato e coinvolge anche l’imprenditorialità bresciana. Il giardino verticale è stato, infatti, allestito dalla ItalMesch.
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