Da Brescia a Città del Capo a bordo di un «monolocale 4x4»

Il bresciano Cristian Biemmi ha trasformato un furgone russo («Pagnotta») in un camper. Ora è in viaggio in l'Africa: «Impresa mai tentata»
Il bresciano Cristian Biemmi con il suo «bukhanka». - © www.giornaledibrescia.it
Il bresciano Cristian Biemmi con il suo «bukhanka». - © www.giornaledibrescia.it
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Dalla Russia all’Africa a bordo di... una pagnotta. Non si tratta di una favola dei fratelli Grimm ma della storia di Cristian Biemmi, bresciano 45enne, e del suo furgoncino. Per la precisione un Uaz, progettato negli anni ’60 in Russia e dove ancora oggi viene impiegato come mezzo militare o ambulanza. «Là lo chiamano anche "bukhanka", cioè "pagnotta". La sua forma è proprio quella delle pagnotte russe» spiega Cristian mentre osserva con orgoglio la livrea arancione fuoco di quello che è il compagno di viaggio con cui a fine ottobre partirà da Brescia per realizzare il sogno di una vita: attraversare tutta l’Africa fino a Città del Capo

Un «monolocale 4x4» su cui vivere

Cristian lavora come elettrotecnico in giro per il mondo ed aveva già fatto parlare di sè per il fatto di aver viaggiato in oltre 100 Paesi, raccontando le sue avventure in un libro. «E quando non lavoro riparto subito - aggiunge -. Anni fa ho venduto casa perché era sempre vuota, e ora vivo sui miei due camper». Uno è proprio il Uaz 4x4 acquistato mentre il bresciano si trovava per lavoro sui monti Urali la scorsa primavera, poco prima dello scoppio della guerra in Ucraina. «Sono fuggito guidando dalla Siberia fino all’Italia perché non volevo abbandonare là il mio nuovo mezzo. Come sono arrivato qui ho iniziato l’iter per immatricolarlo - spiega Cristian -. Una trafila difficile e costosa, ma alla fine ci sono riuscito e a oggi sono il primo in Italia ad avere tutte le carte in regola». Mentre sbrogliava la burocrazia, Biemmi ha cominciato i lavori di camperizzazione mettendo un divano-letto al posto dei sedili dei viaggiatori e aggiungendovi armadi e cassetti per contenere vestiti e attrezzi, un piccolo cucinino a gas, una pompa per la doccia e un webasto da azionare in caso di temperature basse.

Il divano-letto all'interno del Uaz camperizzato. - © www.giornaledibrescia.it
Il divano-letto all'interno del Uaz camperizzato. - © www.giornaledibrescia.it

Il sogno da realizzare: l'Africa

Un monolocale a motore, insomma, che non passa inosservato anche per gli adesivi che spiccano sulla carena: uno raffigura Bob Marley, un altro una donna affacciata alla finestra. E c’è un terzo, su fianco destro, il continente africano con delle giraffe. «Ho visitato praticamente tutta l’Asia, l’Europa e le Americhe, mi mancava solo l’Africa. Ma non voglio avere solo l’obiettivo di raggiungere Città del Capo: durante il tragitto farò visita ad alcune associazioni umanitarie che aiutano i locali. In quei posti c’è sempre bisogno di una mano».

Partito il 10 novembre, ora Cristian ha appena lasciato il deserto della Mauritania per dirigersi verso il Senegal, che raggiungerà proprio il giorno del match Inghilterra-Senegal dei mondiali di calcio in Qatar. «Tanti chilometri, tanto caldo, ma anche tanta bella gente!» dice al telefono. Sul suo mezzo trasporta materiale utile per i volontari delle associazioni che operano in Africa, e giochi di micro-magia con cui intrattiene i bambini che incontra: «In passato ho fatto clownterapia al Civile di Brescia. Me la cavo con i trucchi e i palloncini. La cosa che mi piace di più è vedere l'espressione di sorpresa sui volti dei bambini, che è la stessa in Brasile, in Afghanistan, in Italia...». La distanza e la solitudine non lo spaventano: «In viaggio la buona compagnia si trova sempre. Ora con me c'è un signore di Madrid, gli sto dando un passaggio. Che io sappia mai nessuno ha attraversato l’Africa a bordo di un bukhanka, volevo fare qualcosa di particolare. non mi voglio porre limiti di tempo e voglio godermi il viaggio». 

DA BRESCIA ALL'AFRICA CON L'UAZ

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