Cuori rossi per coprire parolacce e bestemmie
«Love is the answer», suona un po’ come «mettete dei fiori nei vostri cannoni»: una protesta pacifica, alla guerriglia di quei writer che violano con scritte oscene luoghi pubblici, muri, abitazioni. Tanti cuori, molto pop, stanno coprendo queste scritte oscene. Il pennello è in mano a una delle artiste gussaghesi più attive del territorio, Francesca Adamo.
L’ideatrice di «S-Culture» - il progetto di riqualificazione urbana delle cabine elettriche del paese franciacortino, trasformate in superficie pittorica per decorazioni raffinate ispirate all’arte nazionale ed internazionale, grazie alla collaborazione del liceo artistico Olivieri - si è dotata di colori e strumenti di lavoro e sta percorrendo in questi giorni le strade di Gussago a caccia di luoghi oggetto di sfregio murale. «L’altro giorno passeggiando per Gussago ho notato molte scritte su cabine e sui muri, spesso parolacce, spesso bestemmie. Ho pensato così di mandare un messaggio a queste persone. Ho deciso di girare per Gussago con un secchiello di pittura rossa, che utilizzo per creare dei cuori rossi con contorno nero. Ogni cuoricino, inoltre, è accompagnato dal messaggio “Love is the answer” vergato in piccolo. Questi cuori andranno a coprire le scritte».
Un disegno semplice, stilizzato, ma di impatto, facilmente riproducibile. «La semplicità è la chiave - sottolinea Adamo -. È vero che esistono writer che coprono le scritte con magnifici murales. Ma si tratta di opere che solo pochissime persone al mondo sono in grado di fare. Lo scopo di questi cuori è dire: l’ho fatto io, ma lo puoi fare anche tu. Chiunque può creare un cuore. Chiunque può prendere un secchiello di pittura rossa e dipingere coprendo le scritte». Una iniziativa che ha raccolto pareri favorevoli. Anche il Comune ha elogiato l’attacco artistico. «Grazie a Francesca per questa bellissima iniziativa - dice il sindaco, Giovanni Coccoli -, in risposta agli imbrattamenti. Un’iniziativa concreta che può essere copiata da chiunque e che rende più bello e decoroso il paese».
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