Cuore Amico, premiati missionari in prima linea dal Madagascar all'Ecuador
È il Nobel dei missionari come lo ha giustamente definito don Armando Nolli. Il premio Cuore Amico giunto alla 32esima edizione non risente certo del trascorrere del tempo, anzi, passano i decenni ma lo spirito del fondatore don Mario Pasini è vivo e continua a raggiungere ogni angolo del mondo.
Oggi più che mai i missionari testimoniano che un mondo migliore possibile, anche, appunto, con le fondamentali risorse che arrivano dal premio. Ben 150mila euro (cinquantamila a testa) assegnati a un religioso, una religiosa e a una laica: padre Cesare Busecchi, Carmelitano Scalzo originario di Colombaro di Corte Franca, dal 1987 in Madagascar; suor Rosanna Favero, Ancella Missionaria del Santissimo Sacramento, originaria di Caonada (TV), impegnata nelle Filippine dal 1992 e in Myanmar dal 2004; Mariella Anselmi, da Monteforte d’Alpone (Verona), medico volontario Mlal, dal 1979 in Ecuador.
All'Istituto Paolo VI di Concesio la premiazione, ì missionari hanno raccontato le loro difficili ma appassionate esperienze di vita. I missionari sanno parlare ai giovani, ha detto il sindaco di Brescia Emilio Del Bono, «sono travolti dalle parole, hanno invece bisogno di testimonianze vere e profonde come quelle dei missionari».
Nell’ambito del premio Cuore Amico, anche la quarta edizione del premio Carlo Marchini che riconosce 10mila euro a suor Rosy Lapo. Originaria di Longare nel Vicentino, Figlia di Maria Ausiliatrice, infermiera dei poveri. Per curarli fa lunghi viaggi in barca e in canoa, andando nei villaggi più remoti dell’alto Rio Negro, in Brasile, nei territori indigeni compresi tra lo Stato di Amazonas e la Colombia.
Domani sarà la Giornata missionaria: «Ognuno di noi - ha detto mons. Gaetano Fontana, vicario generale della Diocesi - impari a condividere con gli altri, sarà un arricchimento per tutti».
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